Dopo alcune ore di tregua le piogge tornano ad imperversare sulla zona ionica e sul versante dell’Alcantara mettendo nuovamente pressione sul depuratore consortile ormai minacciato da vicino dalle acque. Sale il livello del fiume e la piena è ormai un incubo concreto per l’impianto comprensoriale che serve i Comuni di Taormina, Giardini Naxos, Letojanni e Castelmola.
I vertici del Consorzio, presieduto da Andrea Raneri, si sono rivolti alla Protezione Civile e al Genio Civile, informando della situazione anche il Prefetto di Messina e il Governo regionale. Il rischio che incombe da vicino è quello di un disastro ambientale che colpirebbe la zona tra Taormina e Giardini, che da sole fanno circa 2 milioni di presenze turistiche. Il danno potrebbe registrarsi sia nell’immediato sia anche in vista dei prossimi mesi, poiché il mancato funzionamento dell’impianto di contrada Pietre Nere potrebbe causare serie difficoltà nella stagione turistica.
Le strumentazioni che effettuano la depurazione delle acque sono nel mirino dell’Alcantara che le ha assediate e sta progressivamente scavando alle fondamenta del muro che divide il depuratore dal fiume. “Si tratta di un’azione erosiva lenta e costante che dura da anni ma nessuno ci ha mai aiutati. Ancora adesso abbiamo lanciato l’allarme ma aspettiamo risposte concreti. I sopralluoghi e gli aspetti prettamente burocratici non bastano più“, ha evidenziato Raneri. Come detto, nella mattinata il tempo sembrava voler concedere una tregua con la conseguente possibilità di verificare lo stato dei luoghi con una una maggiore serenità, tuttavia il maltempo si è immediatamente riproposto facendo risalire di conseguenza anche il livello delle acque che sembra aver diminuito la portata.
“Il Consorzio – aggiunge Raneri –ha predisposto una scheda per l’inserimento di un progetto che ha presentato il Comune di Giardini a seguito della sottoscrizione di un protocollo d’intesa col nostro ente. Attraverso questa procedura il progetto dovrebbe essere inserito tra quelli finanziabili, ma al momento continuiamo ad attendere. Tuttavia è evidente che in questa vicenda non c’è più tempo da perdere“. L’auspicio è che in qualche modo le condizioni atmosferiche possano attenuare la pressione delle piogge e far calare il livello delle acque, altrimenti si prospetterà sempre più concretamente un disastro ambientale.