Condividi

Giocate con noi ad “Acchiana u patri cu tutti i so figghi?”

venerdì 24 Gennaio 2020
Acchiana u patri Gioco

Oggi vi riportiamo indietro nel tempo, facendovi partecipare, anche se virtualmente, al gioco “Acchiana u patri cu tutti i so figghi”, tradotto per i non siculi “sale il padre con tutti i suoi figli”, che vede sfidarsi due squadre con la conditio sine qua non di avere schiene molto forti. La filastrocca che si recitava era questa: “Acchiana u patri cu tutti i so figghi. Quattru e quattru uottu, scarrica u buottu; l’acieddu cu li pinni, scarrica e vattinni”.

Una curiosità è che questo svago, che ci riposta al secolo scorso, in Albania si chiama “kaladibrance” , a Roma “Uno monta la luna”  e a Palermo, oltre ad “Acchiana u patri cu tutti i so figghi”, “Scarrica canali“, che porta una variazione nella filastrocca da “aceddu-cu-li-pinni-scarica-e-vattinni” ad “aceddu-cu-l’ali-scarica-canali“. Il numero dei giocatori è variabile, anche se il top sarebbe averne otto; il palcoscenico è la strada, che deve avere un muro a cui la squadra che va sotto deve appoggiarsi, e per decidere i quattro che salteranno sui quattro che dovranno accoglierli e, stoicamente, sostenerli, si fa la “cunta”.

Acchiana u patri GiocoIl capitano della prima si appoggia al muro con le braccia e dietro di lui, uno dopo l’altro, gli altri compagni, fino a formare la “groppa” di un cavallo o un ponte; i metaforici “fantini”, chiamiamoli così, prendendo la rincorsa, da circa una ventina di metri, in fila  per uno, devono saltare a “cavallo” sopra il giocatore che sta sotto, senza cadere e  aspettando che gli altri compagni facciano lo stesso. Al grido: “acchiana lu patri cu tutti i so figghi”, gli altri devono presentarsi, dicendo: “u figghiu” fino all’ultimo che deve recitare: “quattru e quattru ottu, scarrica lu bottu; l’aceddu cu li pinni scarrica e vattinni: unu, dui e tri fannu vintitrì, unu dui e tri fannu vintitrì, ti dugnu un pizzicuni e mi nni vaju” (pizzicotto che deve darsi per davvero). La squadra avversaria, a sua volta, deve rispondere: “abbìriri-chi-mi-ni- vegnu-e-ricu-àschi“.

Il divertimento “sadico” sta nel fatto che se quelli che stanno giù, mentre gli altri recitano la cantilena, sopportano il peso di “chiddi” che stanno ‘ncapu vincono, andando sopra; se, invece, cadono prima restano, poveri loro, sotto. Per ricapitolare la squadra che prima era sutta va ‘ncapu a seconda della resistenza. “Acchiana u patri cu tutti i so figghi” era un gioco all’aria aperta che univa al sano movimento la bellezza della lingua siciliana, bene da custodire, di cui essere fieri e da insegnare ai nostri figli.

E’ stato bello far emergere dal passato questo passatempo infantile e chissà che a qualche bambino di oggi non venga la voglia di giocarci.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Palermo, in Fincantieri al via la costruzione del primo mezzo navale della Regione Siciliana CLICCA PER IL VIDEO

Si è tenuta oggi la cerimonia del taglio della prima lamiera della Nave H6362 RO-PAX, il primo mezzo navale del programma di rinnovo della flotta Traghetti per le Isole della Regione Siciliana.

BarSicilia

Bar Sicilia, con Ferrandelli il focus sulla tutela degli animali: “A Palermo una rivoluzione, l’Amministrazione cura i nostri amici a quattro zampe” CLICCA PER IL VIDEO

Una vera e propria rivoluzione quella portata avanti dall’Amministrazione palermitana sul fronte della tutela e cura dei nostri amici a quattro zampe.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.