In occasione della Giornata dei Beni culturali Siciliani, i 281 Lavoratori Asu della Sicilia hanno voluto evidenziare una situazione ancora critica. Svolgono la loro attività presso Soprintendenze, Biblioteche, Musei e Parchi Archeologici, assicurandone apertura, chiusura e funzionamento, in tutti gli ambiti ricompresi. Da oltre 20 anni, sono lavoratori precari senza contratto, senza contributi ed in generale senza tutele.
Oggi, nella giornata dei Beni Culturali Siciliani dedicata a Sebastiano Tusa compianto Archeologo, di fama internazionale, “desideriamo non solo rinnovarne la memoria ma porre l’accento su una vicenda non più sostenibile” scrivono i precari.
Chiedono la stabilizzazione con un contratto a tempo indeterminato a 36 ore o, in alternativa, un’ integrazione oraria a 36 ore, nelle more della stabilizzazione. I lavoratori lanciano un appello a tutte le Istituzioni Politiche Siciliane, ed in modo particolare, al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, al Presidente dell’Ars, Onorevole Gianfranco Miccichè, all’Assessore dei Beni Culturali, Alberto Samonà, all’Assessore al Lavoro, Antonio Scavone ed infine all’Assessore all’Economia, Gaetano Armao affinchè di comune accordo con le varie sigle sindacali, possano firmare un accordo con il Governo Nazionale ed in particolare, con il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, per una concreta, efficace e definitiva risoluzione della nostra atavica problematica lavorativa.