«I silenzi da parte delle istituzioni, l’ipocrisia di Stato per un omicidio di Stato. Io e gli amici di Norman grideremo ancora più forte contro il “silenzio di Stato”: un urlo dialogico e musicale affidato ai nostri libri, cd, dvd (che regaleremo ai presenti) e alla nostra musica. Parleremo e grideremo attraverso l’indisciplina delle nostre parole e il ritmo della musica suonata da tanti valenti musicisti che annualmente sposano l’evento, la causa». Lo scrive Claudio Zarcone, padre del giovane Norman, il dottorando palermitano suicidatosi il 13 settembre 2010, gettandosi dal 7° piano della Facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo.
Ecco il resto della lettera del padre:

La fuliggine istituzionale messa come vernice dell’ipocrisia, troppe parole retoriche davanti alle telecamere e come sintesi bastarda tanti silenzi complici. Il vostro silenzio è complicità. Il tacere è omertà mafiosa.
Sbatto regolarmente contro la falsa coscienza di mestatori istituzionali e magnaccia di Stato al loro seguito. Troppi falsi amici giocano con carte segnate, troppi pagliacci con gli abiti puliti della domenica modificano la scena; troppi impostori della libertà di pensiero riconosco fra i legionari della meritocrazia gridata, mai veramente voluta. Troppi cavilli inintelligibili, troppe promesse non mantenute, troppe parole sprecate a telecamere accese. Tanti pretesti, solo pretesti. Ho scritto personalmente a tutti i capi di governo, ministri, papi, re, progressisti, conservatori, neoborbonici, infattamente neomelodici (nel senso che ripetono la solita, antipatica e insopportabile tiritera), gattopardiani inossidabili, grandufficial, granladrdigrancroc, figldiputt, lupmannar eccetera (per usare il più famoso topos fantozziano). Sono stato ignobilmente ignorato: silenzio, solo silenzio. E quando qualcuno dei nostri politici nazionali ha finto di mostrare un minimo di empatia, di interesse per il dramma generazionale da me prospettato, per la storia di mio figlio, sono stato prima trattato con la solita, odiosa ipocrisia istituzionale e dopo gabbato, con l’ennesimo, ripetuto silenzio di Stato.

«Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi…». Ho visto politici puttanieri che predicavano la moralità in pubblico, affaristi senza scrupoli dietro la porta del potente di turno, accademici senza talento portare in cattedra la propria amante, scambi di cortesie fra sedicenti intellettuali e sultani della politica; ho visto donne concedersi per la pubblicazione di una tesi di laurea, gente che si è fatta sodomizzare per uno spicchio di potere, mariti pii e devoti agli occhi del mondo tradire la propria moglie alla prima occasione, lacchè senza pudore inginocchiati nella ‘proskỳnesis’ più umiliante…
D’altronde credere di poter illuminare le coscienze dei politici, succubi del delirio del loro stesso potere, è stato il mio grande abbaglio: “Chiedere al potere di riformare il potere… Che ingenuità!”, ripeteva amaramente a se stesso Giordano Bruno durante il suo processo.
Il prossimo 18 gennaio per Palermo sarà ancora, malgrado tutto, la “Giornata del Merito in memoria di Norman Zarcone”, a riprova che il lacerante messaggio lanciato da Norman è oggi un ricordo da custodire dentro e, nello stesso tempo, il più terribile e impietoso atto d’accusa verso la mafia che vive dentro gli spazi sacri della cultura, in quegli atenei sempre più spesso ‘scoperchiati’ dalla magistratura, ma ancora non ‘bonificati’ per mancanza di correttivi e deterrenti che la classe politica avrebbe dovuto attuare da tempo.
Allora saremo noi a gridare ancora sabato 18 gennaio, nel corso della “Giornata del Merito” in memoria di Norman e del suo sacrificio per l’affermazione del merito come criterio di scelta e valutazione dentro e fuori il mondo dell’università. Noi grideremo sempre, io griderò irritualmente, se altri grideranno con noi i silenzi istituzionali deflagreranno in eco potentissima».
SABATO 18 GENNAIO 2020 – PROGRAMMA
- (ore 10,00), adunanza cittadina presso la Rotonda “Norman Zarcone” alla presenza delle Autorità, rituale minuto di silenzio davanti alla lapide che ricorda Norman nella piazza a lui intitolata e deposizione di una corona di fiori. Incontro con gli organi di informazione.
- (ore 20,30) concerto “PER NORMAN – PER IL MERITO” con ingresso libero presso lo Spazio artistico del “Ballarak Magione” (via Castrofilippo, 20).
Si esibiranno:
- Giovanna Di Marco (leggerà brani di Leonardo Sciascia con accompagnamento musicale).
- Duo Dario Macaluso (chitarra) e Christian Cutrona (viola) in un repertorio di Astor Piazzolla.
- Rock Zone Band (tributo ad alcuni gruppi musicali internazionali quali Creedence Clearwater Revival, Europe, Foreigner, Survivor)
- Norman Zarcone Rock Orchestra, nata per ricordare Norman: filosofo, giornalista, musicista di talento (attraverserà in una riedizione personale e sonorità moderne, alcuni miti della musica rock e pop italiana e internazionale. Da Vasco ai Beatles, da Rino Gaetano a Elvis, dai Toto agli Animals, da Demetrio Stratos con i Ribelli, ai Nomadi, alla PFM).