“Oggi si celebra la memoria delle vittime innocenti di tutte le mafie. È un giorno importante, che invita a riflettere sul ruolo delle istituzioni e a rimarcare la centralità di scuola e università, nella lotta alla criminalità organizzata. Educare alla legalità significa formare individui e cittadini consapevoli e gettare le basi per una società più equa e giusta“.
Così l’assessore all’Istruzione e formazione professionale della Regione siciliana, Mimmo Turano, in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie.
“Da quando guido l’Assessorato regionale all’Istruzione ho finanziato, con risorse regionali e del Pnrr, un pacchetto di interventi – prosegue – che mettano le scuole nelle condizioni di restare aperte anche nel pomeriggio. Lo abbiamo fatto con il progetto “Scuole aperte per il territorio“, che può contare su 27 milioni di euro, per contrastare la dispersione scolastica e la devianza minorile; e con gli oltre 59 mln di euro destinati alla riqualificazione di edifici e spazi comuni“.
“E ancora – prosegue – con il Protocollo di intesa con l’Associazione BiEsse per iniziative di educazione alla legalità con gli studenti“. “Per costruire un futuro diverso – aggiunge – più giusto, dove legalità non sia solo un concetto astratto, ma una pratica quotidiana e onorare così la memoria di chi ha dedicato la propria vita alla lotta alla mafia servono azioni concrete”. “Ripartire dalle nuove generazioni e dai luoghi della conoscenza – scuola ed università – significa creare un argine contro la subcultura mafiosa, che si nutre di omertà, logica del ricatto, corruzione e paura“, conclude Turano.