Oggi 23 luglio ricorre la Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. La giornata è stata istituita nel gennaio del 2021, in piena pandemia, su proposta di Papa Francesco.
Il Santo Padre ha voluto ricordare l’importanza dei nonni e degli anziani all’interno di una società, in quanto custodi della memoria, nonché depositari di saggezza, memoria ed esperienza, da cui tutti prendere esempio, a riconoscere ai più anziani un ruolo fondamentale nella società.
“La sua misericordia è passata di generazione in generazione” (Lc 1,50): è questo il tema della III Giornata mondiale dei nonni e degli anziani sui cui Papa Francesco ha lanciato il messaggio.
Il tema della giornata mondiale ci porta come esempio la figura di Maria che coltivando la relazione con gli anziani della famiglia, e prendendosene cura, impara da loro stessi la sapienza. Viene sempre più da non pensarci alla vecchiaia, una tappa della vita che fa paura, ma che fa parte della natura di tutti indistintamente.
Papa Francesco nella consueta omelia domenicale della messa in San Pietro alla finestra dell’Angelus era accompagnato da un giovane e la sua nonna in questa giornata speciale.
Un messaggio per rappresentare il legame strettissimo tra nonni e giovani, un momento di familiarità e condivisione, dalla finestra che affaccia su Piazza San Pietro e dalla quale, come ogni domenica, Papa Francesco ha recitato la preghiera: “Oggi, mentre molti giovani si apprestano a partire per la Giornata Mondiale della Gioventù, si celebra la Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. Per questo sono accanto a me un giovane e una nonna: il nipote e la nonna”.
Simbolo della vicinanza tra le due Giornate e un invito “a promuovere un’alleanza tra le generazioni, di cui c’è tanto bisogno, perché il futuro si costruisce insieme, nella condivisione di esperienze e nella cura reciproca tra i giovani e gli anziani”.
Ed è ai giovani che il Santo Padre si rivolge all’inizio del suo messaggio, nell’introdurre la Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà quest’anno a Lisbona in Portogallo dall’1 al 6 agosto del 2023.
Francesco ci ricorda che “Dio desidera, come ha fatto Maria con Elisabetta, che i giovani rallegrino i cuori degli anziani, e che attingano sapienza dai loro vissuti”, e li esorta a non lasciarli da soli, relegati ai margini della vita, “Dio vuole che i giovani rallegrino il cuore degli anziani e attingano saggezza dalle loro esperienze. Ma, soprattutto, il Signore non vuole che lasciamo soli gli anziani, che non li releghiamo ai margini della vita, come purtroppo oggi accade troppo spesso”.
Alcuni dei passaggi importanti dell’omelia del Santo Padre
Papa Francesco ha affermato che “ê importante che i nonni incontrino i nipoti e che i nipoti si incontrino con i nonni, perché i nonni davanti ai nipoti sogneranno, avranno l’illusione e i giovani, prendendo forza dai nonni, andranno avanti, profetizzeranno” e ha sottolineato che i nonni e gli anziani sono “le radici di cui i più giovani hanno bisogno per diventare adulti”.
E alle famiglie, il Santo Padre ha rivolto un appello: “Oggi la Parola di Dio è un richiamo a vigilare perché nelle nostre vite e nelle nostre famiglie non emarginiamo i più anziani. Stiamo attenti che le nostre città affollate non diventino dei ‘concentrati di solitudine’”.
Un monito che si lega ai dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, che in un ultimo report ha dichiarato che nel 2050 nel mondo ci saranno due miliardi di ultrasessantenni, cioè uno su cinque sarà anziano.
E alla politica ricorda che “essendo chiamata a provvedere ai bisogni dei più fragili, non si dimentichi proprio degli anziani, lasciando che il mercato li releghi a ‘scarti improduttivi'”.
A concludere il papa ha ricordo il valore della “carezza” ricevuta e da donare, “Non dimentichiamo i nonni e gli anziani: per una loro carezza tante volte siamo stati rialzati, abbiamo ripreso il cammino, ci siamo sentiti amati, siamo stati risanati dentro. Loro si sono sacrificati per noi e noi non possiamo derubricarli dall’agenda delle nostre priorità”.
Le indicazioni e iniziative pastorali della chiesa per la Giornata Mondiale dei nonni e degli Anziani
La Penitenzieria Apostolica ha promulgato un decreto con il quale si concede l’Indulgenza Plenaria in occasione della Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. Per gli anziani, è possibile ottenere l’Indulgenza partecipando ad una delle messe celebrate in occasione della Giornata ed è concessa inoltre a tutti coloro i quali, in occasione della Giornata, compiano un ‘opera di misericordia attraverso la visita ad un anziano.
Il 23 luglio e nei giorni immediatamente precedenti e successivi si possono programmare celebrazioni liturgiche della Giornata all’interno degli ospedali e delle residenze per anziani e la colletta delle messe della Giornata può essere dedicata al sostegno di progetti in favore di anziani poveri della propria comunità.
Alcuni dati dall’Onu a livello mondiale e in Italia sulla popolazione anziana
Nel 2050, uomini e donne over 65 saranno la generazione più numerosa: sette su dieci. A livello mondiale l’Italia è tra i paesi con la quota di anziani più elevata.
L’80% degli oltre 14 milioni di anziani italiani è autosufficiente e richiede maggiori servizi legati alla socialità, alla vita attiva e al benessere. Per loro è prioritario mantenere una buona forma fisica, curandosi in maniera adeguata. Altri purtroppo soffrono di solitudine o non sono autosufficienti.
Su 14 milioni di persone anziane ce ne sono 9 sole e a rischio isolamento: 2 anziani su 3 vivono da soli o in coppia con il coniuge in situazioni di fragilità. Da alcuni decenni mai sono stati così numerosi e, nel secondo Stato più vecchio al mondo, sono diventati anche la maggioranza relativa del Paese.