Nel mondo la Salute mentale non è un tema per pochi. L’Organizzazione mondiale della Sanità stima che nel 2021 quasi una persona su sette, circa 1,1 miliardi di persone, abbia vissuto con un disturbo mentale. Ansia e depressione restano le forme più comuni, e troppi cittadini non raggiungono cure efficaci per ragioni economiche, sociali e di stigma.
Anche in Italia la domanda cresce. Nel 2023 i servizi psichiatrici pubblici hanno assistito 854.040 persone, in aumento rispetto all’anno precedente. È un dato che racconta la pressione crescente sui servizi territoriali e la fatica del personale, spesso costretto a fare i conti con organici ridotti.
In Sicilia la situazione è altrettanto impegnativa. L’ultimo quadro disponibile indica che nel 2020 i Dipartimenti di Salute Mentale hanno preso in carico quasi 69 mila utenti, con un tasso di nuovi ingressi di 66 ogni 10.000 abitanti, superiore alla media nazionale. Nello stesso anno gli SPDC hanno eseguito 857 Trattamenti Sanitari Obbligatori, pari a 2,1 ogni 10.000 abitanti, mentre più del 20 per cento degli utenti aveva oltre 75 anni. Numeri che raccontano un bisogno in crescita e una rete che, nonostante le difficoltà, continua a reggere.
“Anche quest’anno abbiamo voluto dimostrare la nostra presenza e la nostra attività costante, che non è solo di un giorno ma di tutti i giorni. I nostri operatori sono sul territorio quotidianamente, cercando di offrire un livello di professionalità altissimo e rispondere alle esigenze dei cittadini, nonostante le difficoltà di arruolamento del personale e mantenendo attivi più servizi possibili”, ha dichiarato Antonino Levita, direttore sanitario dell’Asp di Palermo.
Un impegno che si rinnova ogni giorno anche nel Dipartimento di Salute Mentale, diretto da Maurizio Montalbano. “La salute mentale vive un momento di difficoltà perché le richieste sono in deciso aumento – spiega lo psichiatra -. La penuria di personale è reale, ma la direzione strategica è sempre stata vicina a noi, sostenendo le nostre esigenze. Stiamo mantenendo standard alti e abbiamo persino aperto nuove strutture, come il centro per giovani adulti e adolescenti e il primo ricovero per le dipendenze patologiche. È un grande sforzo, ma gli operatori stanno reggendo con grande dedizione”.
Dietro le parole dei dirigenti, c’è un lavoro costante di programmazione e investimento. La Regione Siciliana ha infatti messo in campo risorse e interventi strutturali per rafforzare i servizi. Con il Programma Nazionale “Equità nella Salute”, la Regione Siciliana gestisce oltre 104 milioni di euro provenienti da fondi europei. Le risorse sono destinate anche alla salute mentale, al contrasto delle disuguaglianze e al sostegno delle famiglie più fragili. Il decreto del 20 dicembre 2024 ha stabilito gli importi e i riparti per ciascuna Asp. L’obiettivo è rafforzare le reti di cura, sostenere gli operatori e rendere più facile l’accesso ai servizi per chi vive situazioni di disagio.
Un ulteriore passo avanti è arrivato con il decreto del 7 novembre 2024, che ha fissato la nuova programmazione per le Comunità Terapeutiche Assistite e per le strutture residenziali psichiatriche nel triennio 2025-2027. L’obiettivo è aumentare i posti disponibili e ridurre le liste d’attesa, garantendo maggiore continuità tra ospedale e territorio.
Il percorso di potenziamento dei Dipartimenti di Salute Mentale parte da lontano. Già nel 2023 la Regione aveva stanziato oltre cinque milioni di euro per percorsi innovativi destinati alle persone autori di reato e per la realizzazione di progetti di inclusione sociale e co-housing. In particolare, Messina e Catania hanno avviato esperienze di budget di salute, strumenti che permettono di costruire piani personalizzati di autonomia e reinserimento.
A Palermo, invece, il Dipartimento ha scelto di avvicinare i servizi alla vita quotidiana delle persone. Il Centro AGA segue adolescenti e giovani adulti tra 16 e 25 anni con bisogni complessi e lavora per prevenire gli esordi precoci e l’abbandono scolastico o lavorativo.
Sul fronte delle dipendenze, dal gennaio 2024 è operativo il Centro di Pronta Accoglienza dell’Asp, aperto 24 ore su 24. L’équipe multidisciplinare accoglie e orienta immediatamente i pazienti verso i SerD e la rete territoriale, offrendo supporto anche nei momenti di crisi. La sua apertura ha rappresentato un segnale forte nel pieno dell’emergenza crack, che ha colpito Palermo e altre città siciliane.
La spinta al cambiamento passa anche dagli strumenti di welfare. Con le Linee guida del 2021, la Regione ha reso operativo il Budget di Salute, che consente di finanziare Piani Terapeutici Individualizzati capaci di sostenere casa, lavoro, formazione e relazioni. L’obiettivo è favorire l’autonomia e ridurre i ricoveri di lunga durata, costruendo progetti di vita personalizzati.
In piazza, però, i numeri si trasformano in volti. Gli operatori chiamano per nome le persone, conoscono storie e famiglie, e tengono aperti i servizi anche nei momenti più duri. Le parole di Levita e Montalbano raccontano una realtà fatta di impegno, resilienza e prossimità.
“La domanda cresce, il personale non basta, ma Palermo continua a resistere e innovare, con servizi nuovi per i più giovani e porte che restano aperte quando la notte pesa di più”, conclude Montalbano.