Martedì 22 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Terra (Earth Day), ricorrenza volta a ricordare la necessità di preservare l’ambiente, le risorse naturali e le condizioni da cui la vita sul nostro pianeta dipende, ora minacciate dal cambiamento climatico.
Le Nazioni Unite celebrano l’Earth Day ogni anno, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, appunto il 22 aprile.
Giornata Mondiale della Terra 2025: conciliare progresso tecnologico e tutela dell’ambiente
L’edizione 2025 invita a riflettere sull’impatto ambientale delle nostre scelte e sulle strategie per un futuro più sostenibile. Il tema dell’anno, “Il Nostro Potere, Il Nostro Pianeta”, richiama l’urgenza di un’azione collettiva per triplicare la produzione globale di energia rinnovabile entro il 2030.
La transizione energetica è ormai una priorità: solo attraverso fonti pulite e innovative possiamo ridurre le emissioni di CO₂ e preservare l’equilibrio ecologico.
La Giornata Mondiale della Terra 2025 rappresenta un momento cruciale per riflettere sulle condizioni del nostro pianeta, ormai segnato profondamente dall’impatto umano. Biologi e geologi parlano di Antropocene, un’era in cui l’azione dell’uomo ha modificato in modo irreversibile gli equilibri naturali. Il deterioramento degli ecosistemi avanza rapidamente, portandoci verso un punto di non ritorno.
La Terra, che per milioni di anni ha saputo autoregolarsi, oggi subisce le conseguenze delle nostre scelte: inquinamento, deforestazione, cambiamento climatico e perdita di biodiversità. Mai come ora, l’umanità è chiamata a un’assunzione di responsabilità collettiva. Se da un lato la tecnologia offre opportunità straordinarie, dall’altro amplifica il consumo di risorse naturali, accelerando il riscaldamento globale. Secondo le proiezioni, l’evoluzione tecnologica porterà a un aumento esponenziale dei consumi energetici nei prossimi anni, con un impatto diretto sul clima e sulle risorse del pianeta.
L’AI costa cara: il conto lo paga la Terra
L’intelligenza artificiale è tra le innovazioni più rivoluzionarie del nostro tempo, ma anche tra le più impattanti a livello ambientale. Ogni interazione con tecnologie AI comporta un ingente consumo di energia. L’espansione dei data center e la crescente domanda di potenza di calcolo stanno portando a livelli di consumo insostenibili.
Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, entro il 2026 il fabbisogno energetico globale dei data center potrebbe raggiungere 1.000 TWh, equivalente al consumo annuo del Giappone.
Negli Stati Uniti, l’energia impiegata per alimentare i data center crescerà del 30% entro il 2026, arrivando al 6% del totale nazionale. Un rapporto di SemiAnalysis stima che entro il 2030 l’AI consumerà il 4,5% dell’energia mondiale.

L’impatto si misura anche sul consumo idrico: entro il 2027, l’AI potrebbe richiedere 6,6 miliardi di metri cubi d’acqua per il raffreddamento dei data center, una quantità superiore al fabbisogno annuale dell’Inghilterra.
Anche le singole applicazioni hanno un costo ambientale elevato: generare immagini con l’AI può richiedere 2.907 kWh ogni 1.000 inferenze, pari a 242 ricariche complete di uno smartphone.
Di fronte a questi dati, emerge con forza l’urgenza di sviluppare un’intelligenza artificiale più efficiente e sostenibile, evitando che diventi una minaccia per l’equilibrio del pianeta. L’AI Action Summit 2025, tenutosi a Parigi, ha sottolineato la necessità di una governance responsabile per guidare l’innovazione verso un futuro sostenibile. Solo con un approccio etico e misure concrete potremo sfruttare la tecnologia senza compromettere l’ambiente.
La storia dell’Earth Day
L’Earth Day (Giornata Mondiale della Terra) del 22 aprile è la più grande manifestazione ambientale del pianeta: il momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia.
La Giornata della Terra, momento fortemente voluto dal senatore statunitense Gaylord Nelson e promosso ancor prima dal presidente John Fitzgerald Kennedy, coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo.
Nel 2000, grazie alla diffusione di internet, lo spirito fondante dell’Earth Day ed in generale la celebrazione dell’evento vennero promosse a livello globale. L’evento che ne conseguì riuscì a coinvolgere oltre 5.000 gruppi ambientalisti al di fuori degli Stati Uniti, raggiungendo centinaia di milioni di persone, e molti noti personaggi dello spettacolo come l’attore Leonardo di Caprio.
Nel corso degli anni la partecipazione internazionale all’Earth Day è cresciuta superando oltre il miliardo di persone in tutto il mondo: è l’affermazione della “Green Generation”, che guarda ad un futuro libero dall’energia da combustibili fossili, in favore di fonti rinnovabili, alla responsabilizzazione individuale verso un consumo sostenibile, allo sviluppo di una green economy e a un sistema educativo ispirato alle tematiche ambientali.
Il movimento globale: la miccia ambientale nasce nel 1970
Si è celebrata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1970, un anno dopo l’incidente ad una piattaforma petrolifera al largo di Santa Barbara in California. L’evento, che causò la fuoriuscita di circa dieci milioni di litri di petrolio in mare per 11 giorni, colpì moltissimo l’opinione pubblica, a cominciare dal senatore Gaylord Nelson che con il presidente John Fitzgerald Kennedy già dai primi anni Sessanta si batteva per l’istituzione di un Mother Earth Day.
L’idea della creazione di una “Giornata per la Terra” era già stata discussa per la prima volta nel 1962. In quegli anni le proteste contro la guerra del Vietnam erano in aumento, ed al senatore Nelson venne l’idea di organizzare un “teach-in” sulle questioni ambientali. Nelson riuscì a coinvolgere anche noti esponenti del mondo politico come Robert Kennedy, che nel 1963 attraversò ben 11 Stati del Paese tenendo una serie di conferenze dedicate ai temi ambientali.
L’Earth Day prese definitivamente forma nel 1969 proprio a seguito del disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oi al largo di Santa Barbara, in California, a seguito del quale il senatore Nelson decise fosse giunto il momento di portare le questioni ambientali all’attenzione dell’opinione pubblica e del mondo politico.
“Tutte le persone, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”, dichiarò il senatore Nelson.
Il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra. Come movimento universitario, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo. Ispirandosi a questo principio, 20 milioni di cittadini americani si mobilitarono per una manifestazione a difesa della Terra.
Gruppi che avevano lottato individualmente contro fuoriuscite di petrolio, fabbriche e centrali elettriche inquinanti, liquami grezzi, discariche tossiche, pesticidi, autostrade, la perdita di aree selvagge e l’estinzione della fauna selvatica si sono uniti in occasione della Giornata della Terra attorno a questi valori comuni.
La Giornata della Terra del 1970 raggiunse un raro allineamento politico, ottenendo il sostegno di Repubblicani e Democratici, ricchi e poveri, abitanti delle città e agricoltori, imprenditori e sindacalisti.
La copertura mediatica della prima Giornata Mondiale della Terra venne realizzata da Walter Cronkite della CBS News con un servizio intitolato “Giornata della Terra: una questione di sopravvivenza”. Fra i protagonisti della manifestazione anche alcuni grandi nomi dello spettacolo statunitense tra cui Pete Seeger, Paul Newman e Ali McGraw
Alla fine del 1970, la prima Giornata della Terra portò alla creazione dell’Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti e all’approvazione di altre leggi ambientali uniche nel loro genere, tra cui il National Environmental Education Act, l’Occupational Safety and Health Act e il Clean Air Act.
Due anni dopo, il Congresso approvò il Clean Water Act.
Dal 1970 il movimento Earth Day è cresciuto costantemente ed oggi coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in 193 paesi del mondo. La Giornata della Terra diede una spinta determinante alle iniziative ambientali in tutto il mondo e contribuì a spianare la strada al Vertice delle Nazioni Unite del 1992 che si svolse a Rio de Janeiro.
Nel corso degli anni l’organizzazione dell’Earth Day è cresciuta e sviluppata con strumenti di comunicazione più potenti arrivando a celebrare il proprio ventesimo anno di fondazione con una storica scalata sul monte Everest in cui un team formato da alpinisti statunitensi, sovietici e cinesi, realizzò un collegamento mondiale via satellite. Al termine della spedizione tutta la squadra trasportò a valle oltre 2 tonnellate di rifiuti lasciati sul monte Everest da precedenti missioni.
Nel 2000, grazie alla capillare diffusione di internet, l’Earth Day e le sue celebrazioni annuali vennero ulteriormente promosse a livello globale con il coinvolgimento di numerosi gruppi ambientalisti al di fuori degli Stati Uniti, raggiungendo centinaia di milioni di persone, e molti noti personaggi dello spettacolo e della società in generale come “ambasciatori” della Giornata Mondiale.
Nel corso degli anni la partecipazione internazionale all’Earth Day è cresciuta superando oltre il miliardo di persone in tutto il mondo: oggi la giornata mondiale vede l’affermazione della “Green Generation”, per un futuro libero dall’energia da combustibili fossili, in favore di fonti rinnovabili, alla responsabilizzazione individuale verso un consumo sostenibile, la green economy e a un sistema educativo ispirato e incentrato alle tematiche ambientali.
La storia della Giornata Mondiale della Terra: https://www.earthday.org/history/
Earth Day Italia: le iniziative 2007-2022

Dal 2007 Earth Day Italia, sede italiana ed europea dell’ong EARTHDAY.ORG di Washington, celebra questa importante giornata anche nel Bel Paese e lavora per promuovere la formazione di una nuova coscienza ambientale, attraverso una sempre più estesa rete di dialogo tra i tanti soggetti che si occupano della salvaguardia del Pianeta.
L’impatto delle iniziative organizzate da Earth Day Italia ha registrato in questi anni una crescita importante, raggiungendo picchi di partecipazione agli eventi live superiori alle 200.000 presenze, e di visibilità superiori ai 200 milioni di contatti media, solo in ambito nazionale.

L’impegno si è esteso anche a livello internazionale, grazie alla partecipazione di network globali quali: il Movimento dei Focolari; il programma Connect4Climate di Banca Mondiale; il Global Forum Low Justice and Development; la Mountain Partnership della FAO e molti altri.
La Giornata della Terra è nata il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra. Fortemente voluto dal senatore statunitense Gaylord Nelson e promosso ancor prima dal presidente John Fitzgerald Kennedy, le Nazioni Unite celebrano l’Earth Day ogni anno, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile.
Come movimento universitario, nel tempo, è divenuta un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti la utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili.

Un momento importante è avvenuto in Italia nel 2016 quando il Villaggio per la Terra assume il format attuale delle 5 giornate e segue con un collegamento in diretta da Washington la ratifica italiana degli Accordi di Parigi sul clima.
Il momento centrale la visita a sorpresa di Papa Francesco che ha commosso il pubblico con un discorso emozionante fatto volutamente a braccio per sottolineare l’apprezzamento del Santo Padre per quanto realizzato a Villa Borghese.
Altro momento importante è stato nel 2020 durante la pandemia da Covid19 che impedisce l’organizzazione del Villaggio che viene pertanto traslato in #OnePeopleOnePlanet, una maratona digitale di 12 ore in diretta televisiva.

Contestualmente nasce Futura una piattaforma di comunicazione sui temi dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile che sperimenta con successo i suoi primi format.
Nel 2020, anno del 50° Earth Day, in piena pandemia, significativo il contributo di Zucchero che di fronte a un Colosseo deserto e illuminato di blu si esibisce in “Canta la vita”.
Anche il 2021 conferma il crescente successo di #OnePeopleOnePlanet che nel 2022 approda nella prestigiosa nuvola di Fuksas dove il maestro Giovanni Allevi si esibisce nella Voce per la Terra, un originale connubio tra musica e spettacolo con interventi straordinari tra cui quello del nobel per la fisica Parisi.
Gli eventi in Italia e in Sicilia nell’edizione 2025
Dal 10 al 13 aprile 2025 si terranno le Celebrazioni della 55ª Giornata Mondiale della Terra – Earth Day del 22 aprile, il più grande evento di sensibilizzazione alla tutela del Pianeta.
La Giornata Mondiale della Terra verrà celebrata attraverso la nona edizione del Festival dell’Educazione alla Sostenibilità, organizzato ogni anno da Earth Day Italia Onlus.
Dal 2017, il Festival è un punto di riferimento per la diffusione dell’Agenda 2030, coinvolgendo scuole, imprese, istituzioni, università, ricercatori e media in un grande laboratorio di idee e soluzioni per il futuro.
La prossima edizione del Festival si svolgerà all’interno del tradizionale Villaggio per la Terra a Villa Borghese, Roma, durante le giornate dal 10 al 13 aprile interamente dedicate alla Terra: natura e biodiversità, sport all’aria aperta, laboratori didattici, progetti scolastici, musica, arte e le 17 “Piazze” che accoglieranno i progetti dedicati ai 17 Obiettivi dell’Agenda 2030.
In particolare, giovedì 10 e venerdì 11 aprile 2025 il suddetto Villaggio per la Terra si aprirà con due giornate dedicate alle scuole di ogni ordine e grado, che, nell’ambito della propria autonomia, potranno prendere attivamente parte all’iniziativa, diventando protagoniste della Giornata Mondiale della Terra.
Il 10 e l’11 aprile: Villaggio per la Terra, Villa Borghese – Roma:
- Viaggio d’istruzione al Villaggio per la Terra (www.villaggioperlaterra.it)
Un’occasione unica per studenti e docenti di partecipare gratuitamente a laboratori, attività didattiche e sportive, vivendo un’esperienza educativa coinvolgente e interattiva.
- Contest #IOCITENGO
Le scuole potranno raccontare i propri progetti legati all’Agenda 2030 attraverso opere artistiche, reportage e iniziative innovative che testimoniano l’impegno attivo dei giovani nella sfida per un mondo migliore.
Sicilia: 15 appuntamenti “Plastic Free” per la Giornata Mondiale della Terra
La Sicilia sarà protagonista delle iniziative promosse da Plastic Free Onlus per la 55ª edizione dell’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra istituita dalle Nazioni Unite.
Il 26 e 27 aprile, l’onda blu dei volontari Plastic Free si attiverà in quindici località siciliane con eventi di raccolta dei rifiuti e sensibilizzazione ambientale, contribuendo così alla più grande mobilitazione civica nazionale contro l’inquinamento da plastica.
Questi i 15 appuntamenti in Sicilia: sabato 26 aprile a Canicattì, Favara, Ravanusa (AG), San Cataldo (CL), Catania, Santa Maria di Licodia (CT), Ucria (ME) e domenica 27 aprile ad Agrigento, Licata (AG), Caltanissetta (CL), Catania, Belpasso (CT), Cefalù (PA), Scicli (RG), Castellammare del Golfo, Castelvetrano (TP).
“Anche quest’anno la Sicilia risponde con entusiasmo alla chiamata nazionale di Plastic Free per la Giornata della Terra. – dichiara Fabio Pipitone, referente regionale di Plastic Free per la Sicilia – Siamo presenti in tutto il territorio con 15 appuntamenti che coinvolgeranno centinaia di volontari in una grande azione collettiva per il nostro ambiente. La nostra isola è un patrimonio di bellezza naturale che merita tutela e rispetto. Ringrazio di cuore i referenti comunali, i volontari e tutte le amministrazioni locali che stanno collaborando attivamente: insieme possiamo davvero fare la differenza per un futuro più sostenibile e libero dalla plastica”.
In tutta Italia si svolgeranno 222 appuntamenti nel fine settimana del 26-27 aprile, con l’obiettivo di rimuovere oltre 100mila chili di rifiuti. La mobilitazione è parte della missione dell’associazione, attiva dal 2019, per contrastare l’inquinamento da plastica e promuovere comportamenti virtuosi.
“Come ogni anno, coinvolgeremo attivamente oltre 10mila volontari in una due giorni di pura energia, condivisione e azioni concrete per lasciare un’impronta positiva sul Pianeta – spiega Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – Chiunque potrà iscriversi gratuitamente scegliendo l’appuntamento più vicino nella pagina del nostro sito”.
Le attività si svolgeranno con il supporto di Treedom, BCorp italiana e sustainability partner dell’iniziativa. La collaborazione permetterà anche di piantare alberi a sostegno delle attività ambientali di Plastic Free Onlus, che ad oggi ha coinvolto oltre 260mila volontari, raccolto 4,4 milioni di chili di rifiuti, e realizzato più di 7.800 appuntamenti di pulizia ambientale.
Per scoprire tutti gli appuntamenti e partecipare: www.plasticfreeonlus.it