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La denuncia

Ad Alcamo (TP) monta la rabbia per la triste fine di Nina

venerdì 19 Aprile 2024
Nina, la cagnolina uccisa ad Alcamo

La triste fine della dolce Nina, la cagnolina meticcia di quattro anni, data in affidamento dal Comune di Alcamo al titolare del cantiere dove si trovano altri cani e dove è stata  deliberatamente investita da un automobilista del luogo, di circa settant’anni, ripresa dalle telecamere di videosorveglianza, sta facendo montare la rabbia per le pene troppo lievi nei confronti dei tanti assassini che non hanno pietà dei piccoli pelosi, indifesi perché troppo fiduciosi nel genere umano. Di lei si occupavano anche i volontari della Lega nazionale difesa del cane (Lndc) che hanno raccontato l’accaduto sul loro sito web in cui è visibile la raccapricciante scena dell’uccisione di Nina.

Piera Rosati, presidente Lndc Animal Protection dice: “Abbiamo sporto denuncia e ci costituiremo parte civile nel processo, perché venga fatta giustizia per Nina. Chiedo al sindaco di Alcamo di fare lo stesso, per dare un segnale di tolleranza zero verso la violenza“.

Anche gli Animalisti Italiani, che si costituiranno parte civile nel processo per Nina, chiedono al sindaco di Alcamo, Domenico Surdi,  di fare altrettanto, per dare un chiaro segnale e nel mentre prosegue con la petizione per sollecitare il Parlamento ad approvare norme più severe contro chi commette delitti contro gli animali. Attualmente, è in discussione la proposta di legge numero 30, a prima firma della deputata Michela Vittoria Brambilla, che mira ad innalzare le pene per chi compie tali empietà, che, purtroppo, continua ad arrancare. Il presidente nazionale dell’Associazione, Walter Caporale, ha dichiarato: “L’infame, visibile nel video, è a piede libero nella sua città. E ora che si fa? Blaterano tutti in politichese spinto di ‘giustizia’, una giustizia che dovrebbe fare il suo corso, ma che nel 90% dei casi applica sanzioni irrisorie. Quanto vale la vita di Nina? In Italia ben poco. L’ inerzia del Governo è sintomo della pervicace e sistematica sottovalutazione della violenza indiscriminata che gli animali subiscono senza soluzione di continuità. Politicanti, e quindi istituzioni, sono i primi responsabili di questa situazione indegna per un paese civile.

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), inoltre, ha annunciato la presentazione di una denuncia alla Procura della Repubblica di Trapani per uccisione di animali (articolo 544 bis del Codice penale) nei confronti dell’uomo che ha volontariamente investito la cagnolina. L’Ufficio legale dell’associazione invierà inoltre istanza al sindaco di Alcamo, Domenico Surdi, affinché emetta un’ordinanza interdittiva che vieti al soggetto, nonché ai suoi familiari e ai suoi conviventi, di detenere animali. L’autore dell’atroce gesto rischia fino a 24 mesi di reclusione. “Troppo poco, aspettiamo un inasprimento delle pene per i reati contro gli animali, come promesso da diverse parti politiche – commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto – . Soggetti che incrudeliscono contro gli animali sono soggetti pericolosi che possono tranquillamente passare dall’animale all’uomo. L’ordinamento dovrebbe considerare anche questo“.

Chiudiamo questa triste cronaca con una riflessione di Immanuel Kant: “Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta gli animali“.

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