Una settimana decisiva per la politica siciliana. Sono ore bollenti quelle che seguiranno all’interno delle Commissioni per ciò che riguarda la variazione di bilancio.
La manovra da 345 milioni di euro, come anticipato nei giorni scorsi, non avrebbe convito esattamente tutti, soprattutto in alcuni punti, considerati in più rispetto ai temi emergenziali e ai tre macro-argomenti che gravitano su sicurezza, welfare e Pil. Nell’occhio del ciclone, come abbiamo già visto, sarebbero finiti l’acquisto di nuovi immobili per gli uffici regionali e i debiti legati ad alcune società della Regione.
Tuttavia, a Palazzo dei Normanni l’iter deve andare avanti per portare a casa uno dei provvedimenti economico-finanziari del governo Schifani, ma siamo veramente agli sgoccioli. Entro domani le Commissioni parlamentari dovranno esprimere il parere sugli articoli per le parti di competenza e presentare i vari emendamenti. Si parte dagli aiuti al comparto agricolo ai fondi sulla sanità. Sono diversi gli argomenti su cui si punta. Ma entriamo nel dettaglio.
Mondo zootecnico e aiuti per gli agricoltori
Uno degli emendamenti riguarda le attività produttive. Un grido di allarme proviene infatti dalle associazioni di categoria, la richiesta di un sostegno al mondo zootecnico, alla luce di quella che è stata la crisi dovuta alla mancanza di foraggi e che ha portato, purtroppo, all’abbattimento di tanti capi e bovini, specialmente vacche nutrici. L’emendamento offre la possibilità alle imprese del comparto di ricostituire le proprie attività, dando incentivi che aiutino ad acquistare il bestiame, nello specifico vacche per la produzione di latte e carne e tori per la riproduzione.
Per quegli allevatori delle aree più colpite del Messinese e del Palermitano, che hanno subito la ‘morsa’ di brucellosi e tubercolosi, un emendamento per aiutare le aziende.
Si tratta di malattie che hanno colpito quasi 8 mila capi tra ovini, bovini e suini, solo lo scorso anno, provocando la morte di 3882 ovini, il decremento della produttività per 3951 bovini e la morte di 68 suini. In totale 3648 sono stati gli animali abbattuti e 3599 quelli sostituiti. Un’indennizzo va a ‘sopperire’ gli animali morti, certificati dalle Asp in quanto l’allevatore ha avuto l’obbligo di comunicare l’eventuale presenza di malattie nell’allevamento. Un taglio della produzione che è costato caro a tantissime aziende.

La Regione Siciliana si è mostrata accanto alle aziende zootecniche e lo ha fatto già in passato attraverso una norma proposta dal deputato della Dc Ignazio Abbate, concordata con le Asp, una delle tante criticità che hanno investito il comparto agricolo e ha tenuto e che sta tenendo ancora oggi in apprensione gli agricoltori.
Emendamenti per il sostegno delle imprese agricole che lo stesso presidente della Commissione Affari istituzionali ha nuovamente presentato in questa variazione di bilancio.
Crias e imprese siciliane
Un altro provvedimento interessa l‘arricchimento del fondo di rotazione della Crias e i prestiti di conduzione per le aziende commerciali, artigiani e agricole, con la richiesta dello scorrimento della graduatoria, a più di un anno di attesa per ricevere i prestiti di conduzione a tasso zero e senza interessi.
Il governo regionale aveva già preso l’impegno nei confronti delle associazioni di categoria di aumentare il fondo di rotazione con una dotazione di almeno 10 milioni di euro alla Crias per “evadere” le richieste giacenti in assessorato Attività produttive e che risalgono a giugno 2024, considerato che il fabbisogno mensile delle aziende si aggira intorno a 3 milioni di euro.
L’assessorato regionale delle attività produttive, come abbiamo visto, è autorizzato ad incrementare la soglia di finanziamento massimo per il credito di esercizio Crias da 50 mila euro (prima fissato a 25 mila euro) senza ricorso a garanzie reali e ad incrementare la soglia minima di finanziamento per start-up da 5 mila euro a 10 mila euro per le imprese individuali artigiane e a 20 mila euro per le società.
Aumenta il periodo temporale di ammortamento per i crediti di esercizio a 60 mesi. “Questo provvedimento – spiegava Ignazio Abbate, quale proponente della norma – mira a raddoppiare i massimali di finanziamento messi a disposizione fino ad oggi dalla Crias alle aziende artigiane e di allungare il periodo di ammortamento al fine di una più facile regolarità dei pagamenti diminuendo l’importo della rata”.
Tassa automobilistica
Borse di studio per gli specializzandi scientifici
Riprendendo il provvedimento che in Finanziaria era stato bloccato per mancanza di fondi, e che riguarda le borse di studio per le aree sanitarie non mediche, biologi, veterinari, chimici, fisici e farmacisti, un’emendamento è dedicato per i giovani ‘non medici’, spesso già impegnati a garantire un contributo essenziale all’interno del sistema sanitario nazionale.
Quello che si preannuncia essere un passo avanti per il futuro dei giovani specializzandi siciliani. “Una questione di giustizia”, un provvedimento che aveva ricevuto il consenso unanime quando era stato discusso in Commissione Sanità, confermando l’urgenza di un intervento.
Oltre a sanare un torto, questa misura si configura come un’opportunità strategica per il territorio. Il sostegno economico previsto consentirà ai giovani talenti siciliani di proseguire i loro studi e formarsi nelle discipline scientifiche, settori sempre più cruciali per il futuro del sistema sanitario e della ricerca.
Sostegno agli studenti disabili
Per il potenziamento del servizio degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione (Asacom) negli istituti superiori di competenza provinciale, un emendamento soprattutto per i Comuni in dissesto.
Una misura che nasce dalla necessità di superare le attuali criticità del sistema, tra cui la carenza di personale, la discontinuità nell’assegnazione degli assistenti e le difficoltà organizzative che penalizzano studenti e famiglie, e che si inserisce in una visione più ampia di miglioramento dei servizi scolastici e di costruzione di un’amministrazione provinciale più attenta alle esigenze della comunità.
Una serie di provvedimenti, quelli elencati, che vengono fuori da un confronto diretto con le associazioni di categoria e con i sindacati. Temi importanti che approderanno sul tavolo della trattativa in Commissione bilancio.
Mercoledì si chiuderà il cerchio e sarà proprio la II Commissione, presieduta dal meloniano Dario Daidone, che avrà tempo dieci giorni per l’approvazione.
Tempi stretti, ma soprattutto critici. Il presidente della Regione Renato Schifani spingerebbe affinché la manovrina ter vada in porto, ma i dubbi e l’incertezza che si respira tra le mura di Palazzo dei Normanni non escludono al momento un possibile rinvio a settembre.
Staremo a vedere.