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La continuità del centrodestra in Sicilia e a Roma, e in testa il partito di Giorgia Meloni, potrebbe rivelarsi di buon auspicio. Dichiarazioni a freddo, alla fine di una campagna elettorale complessa, arrivano da Toto Cordaro, assessore uscente al Territorio e Ambiente del governo Musumeci.
Fornite a noi de ilSicilia.it, dopo la kermesse della BTE, a Capo d’Orlando. Ecco cosa ha detto Cordaro, da poco approdato in Fratelli d’Italia.
“Siamo riusciti ad allineare i pianeti. E’ una congiuntura politica straordinariamente rilevante per la città di Palermo, per la Regione Siciliana e per l’intero paese. Avere la possibilità di un modus operandi comune che mette in sinergia i due governi, regionale e nazionale, è un’occasione imperdibile. Quello del presidente Schifani sarà un governo in continuità, in molti casi, con quello di Musumeci del quale ho avuto l’onore di farne parte, ma anche migliorando alcuni aspetti. Sicuramente il momento politico e storico è difficile, ma i due esecutivi determineranno modalità di intervento e che daranno risposte concrete ai siciliani”.
Tema di discussione in questi giorni, ha a che vedere con i criteri da adottare ai fini della formazione del nuovo Esecutivo regionale, guidato dal neo governatore forzista Renato Schifani. Competenza tecnica ed esperienza politica non mancano se parliamo di Toto Cordaro.
“Mi sono affidato ad un grande partito, dove ci sono donne e uomini capaci di ricoprire ruoli sia a livello nazionale che regionale. E’ un tema aperto. La mia esperienza è a disposizione di Fratelli d’Italia e se poi il partito deciderà di fare in modo che ci siano esperienze che continuino, ne prenderò atto. per quanto mi riguarda sono in una fase di consuntivo”.
E quello dell’assessore uscente è un bilancio positivo, rispetto alla gestione della delega sul territorio e l’ambiente. “Rassegnerò il mio operato al presidente Schifani, quando convocherà gli assessori uscenti. Voglio ricordare alcuni atti che resteranno nella storia della nostra Sicilia. Ad esempio in tema ambientale, l’istituzione dell’Autorità di bacino, il primo Piano per la tutela della qualità dell’aria, la riforma epocale sull’urbanistica. Ricordiamo la legge regionale n.19 del 2020, a firma di Cordaro e Musumeci, che ha sostituito la legge 71/1978. Poi ci sono le leggi approvate sul riordino dell’edilizia, e un corpo forestale proiettato verso una funzionalità reale a tutela del nostro ambiente”.