Tradizione, apertura al cambiamento, alta professionalità e un’offerta di studi a costi sostenibili per le famiglie. Sono i punti cardine del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Messina (https://www.unime.it/it/d]ipartimenti/giurisprudenza), dove l’offerta formativa si basa su solide tradizioni ma rivolge anche lo sguardo all’innovazione, accogliendo i propri studenti in un’ottica di studio sostenibile, con un importante risparmio che diventa incentivo concreto per i genitori a convincere i loro figli a restare a Messina e ad intraprendere nella propria città il percorso che porta al futuro.
Giurisprudenza a Messina è una scelta valida e di qualità per conquistare ottime opportunità di carriera professionale anche a livello nazionale ed internazionale.
Nel nostro viaggio alla scoperta del Dipartimento di Giurisprudenza, diretto dal prof. Giancarlo De Vero, abbiamo incontrato docenti preparate e vicine agli studenti sul piano professionale e umano, come la prof.ssa Marianna Giuffrida, che coordina il corso di studi, ma anche le prof. Francesca Pellegrino e Giuseppina Panebianco, che unitamente a tutti i loro colleghi formano la grande “famiglia” di Giurisprudenza in Unime.
Abbiamo anche incontrato gli studenti, i protagonisti di ogni giorno, coloro che fanno la storia di questa facoltà e più in generale dell’Ateneo.
La studentessa Michela Pandolfino ci ha parlato dei tirocini formativi durante il corso di studi, Natalia Mandanici ci ha raccontato l’associazionismo all’interno del dipartimento, mentre Andrea Fiore ha illustrato i termini della pratica forense e Andrea Celi ha spiegato realtà di rilievo come la Biblioteca dell’Università, la Cittadella sportiva e Casa Unime, che agevola gli studenti non residenti.
Marco Losi ha illustrato, invece, la simulazione processuale e Veronica Pino ha raccontato il sui viaggio a Bruxelles, la visita alle Istituzioni e l’esperienza del tutorato. Abbiamo anche approfondito le attività post laurea con le parole di Giuseppe Donato, incontrando anche chi, come Roberta Tommasini, si è già laureata nell’estate del 2016 ma continua il suo rapporto con l’Università, che la accompagna nel percorso post-laurea.