Vedere un prete con dei guantoni da boxe fa un certo effetto. Ma per il bene delle future generazioni, si fa questo ed altro. Questo è lo spirto con il quale fratel Mauro Billetta, parroco della chiesa dei Danisinni, sta portando avanti la creazione di una palestra popolare in uno degli spazi della piazza principale del quartiere. Una struttura che sarà intitolata alla memoria di Padre Pino Puglisi, martire nella lotta a quel male dei nostri tempi chiamato mafia. All’interno degli spazi saranno realizzato corsi di boxe e di muay thai, attraverso il contributo di professioniste e professionisti del settore.
Il progetto di fra Mauro, parroco dei Danisinni
Un futuro migliore è possibile. Tutto passa dalle giovani generazioni. Da un’educazione mirata alla bellezza e al rispetto delle regole. In tal senso, lo sport è il miglior attrattore sociale possibile. Toglie i ragazzi dalla strada e fornisce un’alternativa alle famiglie più disagiate. L’intervento del terzo settore è fondamentale. Soprattutto in una città come Palermo dalle scarse opportunità sotto il profilo delle strutture pubbliche. Se le scuole sono la prima mano della presenza dello Stato sul territorio, le parrocchie sono diventate nei decenni i principali centri di aggregazione. Quella forma del sociale che affianca le istituzioni per dare un futuro alle città.
“La palestra popolare rappresenta un tassello importante in un progetto di crescita e sviluppo del territorio – sottolinea fra Mauro Billetta ai microfoni de ilSicilia.it -. Ci stiamo prendendo cura delle nuove generazioni. Li accompagnamo con il centro educativo, con i laboratori sociali. Lo sport, in tal senso, ha sicuramente uno spazio nell’ascolto delle proprie emozioni di straordinaria importanza“.
Il contributo degli atleti palermitani
L’obiettivo è quello di integrare i progetti già messi a disposizione per la cittadinanza, attraverso il contributo professionale di atlete ed atleti. Non è secondario infatti che due dei tre istruttori del progetto siano donne, accreditate nelle proprie discipline di competenza. Stiamo parlando di Martina Mazzola, campionessa italiana di muay thai nella categoria 72 chilogrammi, e di Alessandra Giglio, istruttrice federale di boxe. Profili a cui si affianca quello di Domenico Caravello, campione palermitano che ha rappresentato l’Italia alle scorse Olimpiadi di Parigi nella disciplina del muay thai.
A parlare del progetto sono le due ragazze palermitane, pronte a ribadire l’importanza dell’attività sportiva. “Discipline quali il pugilato e il muay thai insegnano a modulare l’aggressività. Allontanano i ragazzi del quartiere da brutte strade, come i fenomeni di spaccio. Imparano delle regole che apprendono all’interno della palestra, ma che poi si portano dietro nella vita di tutti i giorni“.
Il fenomeno delle palestre popolari a Palermo: la boxe sport più gettonato
Non è un caso infatti che proprio il fenomeno delle palestre popolari si stia diffondendo a macchia d’olio in città. E che proprio quello dei “pugni gentili” sia proprio uno degli sport più gettonati in questi spazi spontanei, quasi a voler sfogare quella voglia di fare che non trova risposte sul piano istituzionale. E sarà proprio l’Amministrazione uno dei principali attori che verrà chiamato in causa nei prossimi mesi. Sia per trovare delle strade per supportare il progetto, sia per attrarre eventuali patrocini (anche di stampo privato). Un fiore senz’acqua non può crescere, al di là della forza delle sue radici. Ma se alimentato, una volta radicato, diventa un faro di speranza per quelle giovani generazioni a cui padre Pino Puglisi ha dedicato la sua vita.