Si è tenuto oggi a Taormina l’evento “gli scenari energetici della Regione Siciliana” presso Palazzo Ciampoli. Un incontro e un momento di analisi ma anche un vero e proprio laboratorio di idee per il futuro energetico della Sicilia.
L’incontro rappresenta un momento cruciale di confronto tra istituzioni, imprese, esperti e stakeholder del settore energia, con l’obiettivo di delineare le traiettorie future della transizione energetica sull’isola.
Un’agenda fitta quella di oggi.
I lavori si sono aperti con l’intervento di Sergio Bonomo, commissario Straordinario della Fondazione Taormina Arte Sicilia, seguito dai saluti istituzionali di Giuseppe Carta, presidente della commissione Ambiente, Territorio e Mobilità all’Ars e Francesco Colianni, assessore regionale all’Energia.
Due tavole rotonde hanno scandito la giornata, moderate da Roberto Sannasardo, energy Manager della Regione Siciliana, che hanno raccolto le voci dei rappresentanti istituzionali regionali sopra citati, oltre a Gaetano Armao, presidente CTS Valutazioni Ambientali Regione Siciliana, Mario Alvano, Segretario Anci Sicilia, e Benedetta Brighenti, direttore della Rete Nazionale delle Agenzie Energetiche Locali.
E’ stato messo in evidenza il ruolo che gli enti locali e le agenzie energetiche dovranno assumere per il raggiungimento dei target energetici previsti in campo regionale e nazionale.
Il dipartimento dell’Energia della Regione Siciliana ha anche presentato ed illustrato il progetto “Focus Energia”, finanziato dall’Agenzia di Coesione Territoriale, attraverso il quale sarà fornito supporto tecnico-amministrativo, in raccordo con l’Anci, al oltre 100 comuni siciliani per la capacitazione amministrativa finalizzata all’utilizzo delle risorse del PO FESR 2021/27 e per la realizzazione di sportelli informativi si Fonti energiche rinnovabili ed efficientamento energetico, in linea con quanto previsto dalla direttiva europea cd. “case green”.
La seconda sessione è stata invece dedicata al mondo imprenditoriale, con interventi attesi da figure di spicco provenienti da realtà come Terna e Snam, che realizzeranno le infrastrutture indispensabili per la transizione energetica, oltre che da Edison, Elettricità Futura, Confindustria Siracusa, Italia Solare, Rina, Antex Group, Aero, e l’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale.
“Scenari energetici” così come dice il titolo, un ragionamento in termini di neutralità tecnologica, guardando non solo all’agrovoltaico, una scelta che il nuovo l‘assessore Colianni intende cavalcare, ma anche alla geotermia, al pompaggio idroelettrico e all’idrogeno, tutte quelle tecnologie che oggi sono disponibili sul mercato che ci accompagnano in questa fase di decarbonizzazione, da oggi fino al 2030, e poi fino al 2050 per la decarbonizzazione completa del nostro sistema economico.
Una delle scelte più importanti in questo campo è quella legata alla definizione delle aree idonee e non-idonee, all’attuazione dei regolamenti comunitari, quali la direttiva Red 3, nonché il l recepimento in campo regionale del testo unico sulle autorizzazioni per la realizzazione degli impianti a fonte rinnovabile, il 190 del 2024.
Un’analisi, quella svolta nella giornata di oggi, che è partita dallo stato dell’arte attuale dei livelli del FER (Fonti Energetiche Rinnovabili), su quelli che sono le richieste di connessione e le autorizzazioni già rilasciate, in una logica di gestione e razionalizzazione dello “scenario prossimo futuro, relativamente al percorso che deve fare la Regione Siciliana nell’attuazione del suo piano energetico ambientale, in coerenza con quello nazionale e con gli obiettivi di decarbonizzazione che ci ha dato l’Unione Europea”, precisa l’assessore Francesco Colianni.
Tutto ciò va messo a sistema nell’ottica di traguardare a questa decarbonizzazione che ha appunto vari step che sono 2030, 2040 e 2050.
“Un ragionamento”, continua l’assessore Colianni, “che verrà calato nel piano energetico ambientale della Regione Siciliana e nelle sue disposizioni attuative in maniera tale da mettere in moto un meccanismo virtuoso che guardi anche all’esperienza sul territorio, in un’ottica di supporto alla popolazione in povertà energetica, con uno scenario ad ampio raggio“, anche attraverso la costituzione delle Comunità Energetiche Rinnovali e Solidali.
Attori istituzionali e stakeholder. I secondi che ricoprono una grande fetta, sono coloro che regolano le infrastrutture elettriche ed energetiche in generale, coinvolgendo tutti i comuni e nella maniera più specifica la città di Augusta.
Altro aspetto affrontato è la riforma del mercato elettrico, che dal 1 gennaio del 2025 prevede che il prezzo dell’energia elettrica si determina non più con il riferimento al prezzo unico nazionale (PUN), che era una media fatta appunto in campo nazionale, ma al prezzo orario zonale, che è influenzato dalla presenza delle fonti rinnovabili, “quindi più fonti rinnovabili ci sono, meno costa l’energia e costando meno l’energia ci sono dei benefici sia per i cittadini che per le imprese“.
A quel punto le imprese potrebbero essere invogliate a delocalizzare in Sicilia perché il costo dell’energia sarà più basso del resto del paese. In sintesi, una combinazione di incentivi per le imprese, politiche attive per l’occupazione e supporto all’imprenditoria, creando un ambiente favorevole alla crescita economica, ha sottolineato l’assessore Colianni, “guardando ai tre pilastri dello sviluppo sostenibile, ossia alla tutela dell’ambiente ed allo sviluppo economico, che vanno coniugati con il benessere sociale“.
Queste misure rappresentano un’opportunità unica per rilanciare l’economia dell’Isola e offrire nuove prospettive alle future generazioni.
“Abbiamo necessità che i cittadini della Sicilia, il linea con le dichiarazioni del Presidente Schifani, abbiano un beneficio da questa attività che svolgiamo e lo possano avere anche e non solo con l’abbattimento dei costi energetici ma con l’opportunità di nuovo lavoro“, ha infine dichiarato l’assessore Colianni.