Nel puzzle dei sottosegretari i pezzi siciliani li incastra per la maggior parte il M5s: Giancarlo Cancelleri riconfermato al Mit, Barbara Floridia all’Istruzione e Manlio Di Stefano agli Esteri. Poi c’è Giorgio Mulé di Forza Italia alla Difesa.
A fare il suo nome, però, non è stato il leader di Fi in Sicilia, Gianfranco Micciché, che al partito aveva consegnato i nomi di Gabriella Giammanco e Gaetano Armao e ora probabilmente presentera’ il conto ai vertici nazionali. In tanti avevano sperato fino all’ultimo di entrare nella lista di sottogoverno, ma sono stati stoppati dal gioco a incastro fatto di veti ed equilibri politici. Cosi’ rimangono fuori per esempio Davide Faraone (Iv), Steni Di Piazza (M5s), ma anche Roberto Lagalla, molto gradito al ministro Patrizio Bianchi ma senza big sponsor tra i partiti. Ci sperava anche Saverio Romano, sponda Noi per l’Italia, neanche lui ce l’ha fatta.