Lampedusa – Sono passati quattro anni, da quando in un naufragio, a poche centinaia di metri dalla costa lampedusana sono morti, nel tentativo di raggiungere l’Italia, 368 migranti.
Un avvenimento drammatico, che ha acceso i riflettori su un tema sempre più attuale, quanto problematico. Oggi a Lampedusa una cerimonia per non dimenticare quel tragico fatto alla presenza del presidente del Senato Pietro Grasso con la ministra Valeria Fedeli.
“Studenti di tutta Europa, sopravvissuti, cittadini, istituzioni. Insieme, a Lampedusa, per ricordare le centinaia di vite ingoiate dal mare, ad un passo dalla salvezza: il 3 ottobre 2013, un giorno come tanti qui a Lampedusa, furono 368. – precisa Pietro Grasso, che ha dato il via alla marcia verso la Porta d’Europa, il monumento all’immigrazione – Il tema dell’immigrazione è complesso, necessita di molta pazienza, dialogo, buon senso, strategie lungimiranti e la forza dello Stato di diritto” .
“Qui, oggi, chiniamo il capo davanti all’orrore che si è consumato a largo delle coste della nostra piccola isola. Lampedusa, i suoi cittadini, i medici, i volontari, le forze armate e dell’ordine hanno salvato la storia, i valori e i principi su cui poggiano il nostro Paese e l’Unione Europea. Ve ne siamo grati“.