Dopo ristoranti, piscine, palestre, cinema, stadi e teatri, il primo settembre diventa obbligatorio l’uso del green pass per i trasporti a lunga percorrenza. Entrano in vigore, infatti le norme previste dal decreto approvato il 5 agosto, che ha varato anche norme sui test a prezzo ridotto per i ragazzi dai 12 ai 18 anni e le nuovo norme per la quarantena dei vaccinati.
TRASPORTI A LUNGA PERCORRENZA: Punto centrale del decreto è l’obbligo del green pass per i trasporti a lunga percorrenza, che scatterà tra una settimana. Il certificato verde dovrà essere esibito per salire sugli aerei, sulle navi e sui traghetti, sui treni ad alta velocità e sugli intercity. L’obbligo varrà anche sugli autobus di linea che collegano regioni diverse o quelli a noleggio con conducente.
CONTROLLI: Ad effettuare i controlli saranno i gestori dei servizi e chi sarà trovato senza il pass avrà una sanzione da 400 a mille euro.
AUTOBUS URBANI E COLLEGAMENTI CON ISOLE MINORI: Nessun obbligo, invece, per i collegamenti con le isole minori e per lo Stretto di Messina, per bus e metropolitane del trasporto pubblico locale e per bus e treni regionali.
CAPIENZA: Sia per la lunga percorrenza sia per il trasporto pubblico locale la capienza salirà dal 50 all’80%, sia in zona bianca che in zona gialla. Rimane proprio il tema dell’utilizzo del green pass per il trasporto pubblico locale, al centro di proposte e polemiche in questi giorni.
AEREI. Obbligo di Green pass per l’imbarco su tutti i voli, anche quelli nazionali. In questo caso però basta anche quello rilasciato 14 giorni dopo la prima dose, mentre per gli internazionali bisogna che siano passate due settimane dalla seconda. In alternativa, in entrambi i casi, si può effettuare un tampone o provare la guarigione da Covid.
TRAGHETTI E NAVI. Certificato alla mano per salire a bordo di navi, traghetti e aliscafi che si muovono tra Regioni, ad eccezione di quelli che attraversano lo stretto di Messina. Se ci si sposta nella stessa Regione non serve.