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L’Italia è da sempre terra di accoglienza, ed in considerazione delle circostanze di eccezionale intensità conseguenti ai cambiamenti delle dinamiche migratorie, da anni nel nostro paese sono attive una serie di politiche integrazione socio-lavorativa dei migranti realizzandole in collaborazione con le Regioni e gli altri Enti locali.
La Sicilia in particolare, storicamente multiculturale e multietnica, testimonia le iniziative di buona accoglienza ed integrazione dei migranti volte a prevenire e a contrastare la discriminazione, la xenofobia e il fenomeno del razzismo.
E’ la storia di Hajar Midouni, una giovane donna di 25 anni, studentessa iscritta alla Facoltà di Scienze del Turismo dell’Università di Palermo, arrivata in Sicilia all’età di 12 anni, con un permesso di ricongiungimento familiare che sarebbe scaduto ad Agosto, costringendone il suo ritorno in Marocco.
Ma l’opportunità di un lavoro stabile cambia la prospettiva della giovane Hajar. All’appello di un contratto che le avrebbe garantito, oltre che un lavoro, anche la possibilità di restare in Sicilia con la sua famiglia, ha risposto la direzione generale del gruppo Arena-Decò, suggerendone subito l’assunzione, grazie alla quale è stato possibile rinnovare il permesso di soggiorno sul territorio nazionale.
“Sono arrivata in Sicilia nel 2009 con mia madre e mio fratello per ricongiungerci a mio padre che già viveva qui dal 2000. Come prima tappa, ho frequentato la terza media per imparare a conoscere la lingua italiana, per poi proseguire tutto l’iter scolastico e adesso universitario”, ha detto Hajar.
“Arrivo al gruppo Arena in modo casuale. Avevo fatto una intervista in occasione della giornata antirazzista tenutasi a Palermo, per parlare di questo fenomeno che si manifesta nella nostra società. Il giorno seguente mi arriva una telefonata dalla giornalista, dicendomi che era arrivata per me un’offerta di lavoro. Così mi ha contattata la manager delle Risorse Umane del gruppo Arena, dicendomi che il direttore generale, Giovanni Arena, voleva darmi questa opportunità”.
“Sono grata di questa opportunità, è la conferma di una Sicilia ancora multiculturale che inserisce i migranti. Mi trovo bene a Palermo e mi sento palermitana, in una città che mi ha accolto e mi sento a casa mia, perché in Sicilia – conclude Hajar– ci sono le mie radici, che nei scorso secoli è stata anche una terra araba. Vorrei un futuro stabile e spero di inserirmi bene in questo lavoro”
“La storia di Hajar ci ha colpito molto. Abbiamo sentito la necessità di offrirle un’opportunità”, dichiara Giovanni Arena.
“Hajar Midouni – afferma Sheila Martorana, Responsabile Risorse Umane del Gruppo Arena – è iscritta alla facoltà di Scienze del Turismo, parla fluentemente 5 lingue e possiede una grande energia nell’anima”.
Un’operazione di inclusione sociale e culturale per il Gruppo Arena che segna un momento importante per l’azienda, la quale continua a confermare sensibilmente la propria presenza, anche nel territorio della città di Palermo, attraverso un’iniziativa così sensibile di integrazione, dal punto di vista umano e culturale.