Nonostante si siano evoluti in ambienti molto diversi, delfini ed esseri umani hanno sviluppato tratti di personalità simili. A rivelarlo uno studio, pubblicato sul Journal of Comparative Psychology, condotto dai ricercatori dell’Università di Hull, che hanno analizzato più di 130 delfini tursiopi provenienti da otto diversi paesi, nell’ambito di un’indagine quasi decennale.
“Proprio come i primati – spiega Blake Morton, psicologo dell’Università di Hull – questi mammiferi acquatici possono mostrare curiosità e socievolezza, oltre a un tratto della personalità che è una miscela di estroversione e piacevolezza tipico della specie umana”.
Il team ha avviato le ricerche nel 2012, valutando i Tursiops truncatus, o delfini tursiopi, seguendo il modello Big Five, una teoria della personalità secondo cui esistono cinque grandi dimensioni di personalità, considerate tassonomicamente: estroversione-introversione, gradevolezza-sgradevolezza, coscienziosità-negligenza, nevroticismo-stabilità emotiva, apertura-chiusura mentale.
Queste dimensioni, secondo il modello, corrispondono alle macro-categorie linguistiche più usate per descrivere le diversità tra individui. Gli scienziati hanno analizzato 134 delfini tursiopi, 58 maschi e 78 femmine, osservati in strutture diverse situate in otto paesi, tra cui Stati Uniti, Messico, Francia e Isole Cayman.
“Abbiamo valutato la personalità di ogni esemplare chiedendo al personale delle strutture di compilare un questionario sugli animali – riporta lo studioso – abbiamo scoperto che il comportamento dei delfini è in linea con il modello Big Five”.
Il gruppo di ricerca ha individuato quattro domini, tre dei quali molto simili a quelli riscontrati anche nei primati non umani e uno peculiare per la specie acquatica, un dualismo tra alta coscienziosità e nevroticismo.
“I delfini sono intelligenti e socievoli – commenta l’esperto – abbiamo pensato che questi tratti, in grado di contribuire alla personalità di un essere vivente, per cui, nonostante l’antenato comune più prossimo risalga a 95 milioni di anni fa, ha senso che delfini e primati condividano tratti caratteriali specifici”.
Il ricercatore aggiunge che questi mammiferi vivono in comunità che variano frequentemente in dimensione e composizione. “La scienza non ha ancora individuato il motivo per cui il comportamento umano si riduce ai Big Five – spiega l’autore – un modo per approfondire tale conoscenza è confrontare l’umanità con gli animali. I delfini, come molti primati, hanno cervelli notevolmente più grandi di quanto le funzioni corporee di base richiederebbero, e questa sovrabbondanza di materia cerebrale alimenta la loro intelligenza”.
“Socievolezza e intelligenza – conclude Morton – possono svolgere un ruolo importante nell’evoluzione di alcuni tratti della personalità. Il nostro studio rappresenta un primo passo nell’analisi dei tratti della personalità dei delfini. È fondamentale proseguire le indagini in questo senso perché analisi come questa possono condurre a un migliore apprezzamento delle specie che vivono negli oceani e a una migliore comprensione di noi stessi”.