Avete tolto ai giovani italiani la speranza di un futuro, e siete così ipocriti da non avere il coraggio di ammettere che è soltanto colpa vostra: la colpa ricade soltanto su di voi, e sulle vostre scelte scellerate, che hanno ucciso il futuro dei giovani, distrutti nei loro sogni e nelle loro speranze dalla pressione fiscale che non siete stati in grado di calmierare, dalla burocrazia, dal vostro stupido e falso moralismo, che ha cercato di dimostrare una superiorità che, a conti fatti, non è mai esistita davvero.
Ho visto miei amici andarsene via, scappare in Germania, altri in Irlanda e in Romania, lontani dai loro affetti, dalle loro fidanzate, dalle madri, dalle nonne, in cerca di quel futuro che gli avete strappato senza nessun pudore: avevano aperto una Partita Iva qui in Italia, alla ricerca della realizzazione delle proprie aspirazioni e dei propri sogni professionali, ma li vedevo arrancare con duecentotrenta Euro al mese su cinquemila Euro all’anno di fatturato azzerato dai Contributi Inps, pari ad oltre Duemila Euro, e dalla tassazione al quindici percento dopo i primi anni al cinque percento. All’inizio era già difficile guadagnare qualcosa, ma dopo è diventato veramente impossibile, soprattutto in tempi di Covid, soprattutto senza nessun aiuto.
Così avete ucciso i nostri sogni, così avete strappato le nostre ali e ce le avete deturpate per sempre: state ore a blaterare dai vostri scranni, e vi lamentate se i giovani vanno a fare impresa altrove, ma nessuno di voi si azzarda a commentare i dati impietosi che fa segnare l’Italia in tema di pressione fiscale. Stiamo parlando del 48,2%, come emerge dalla “Analisi della pressione fiscale in Italia, in Europa e nel mondo. Struttura ed evoluzione dei principali indicatori di politica sociale” curata dal Consiglio e della Fondazione nazionale dei commercialisti.
Il nostro Paese è – cito testualmente – “il Paese più tartassato dal Fisco in tutta Europa”, e ancora vi permettete di sparare parole random, a raffica. E ve lo dico con tutta la rabbia che ho dentro, con tutto lo sdegno più grande che un giovane possa provare, non soltanto per il futuro che mi e ci avete scippato, ma anche per il dolore che provo nel vedere andare via i giovani, quasi sicuramente per sempre. Dove eravate quando dovevo consolare madri e nonne di questi giovani, quando asciugavo le loro lacrime nel vedere andare via i loro figli, quando, ancora oggi, parlo con queste donne e mi raccontano la loro sofferenza e la loro solitudine? Dove sono le vostre belle parole, i vostri meravigliosi proclami politici fatti di quella demagogia così insensata e così piena di parole vuote?
Ho visto le lacrime dei miei amici quando, sia in tempi di crisi pandemica, ma anche prima, non sapevano come fare a versare migliaia di Euro di contributi, e mi ripetevano “credimi, me ne scappo di qua, me ne vado via!” Finché, un bel giorno, quel coraggio lo hanno trovato, e sono andati via, verso altri lidi, verso altre nazioni, dove le cose funzionano meglio, dove tutto è maggiormente flessibile, dove i giovani vengono valorizzati veramente, e dove, probabilmente, c’è molta meno ipocrisia di quanta non ce ne sia qui, in mezzo a queste frasi vuote utili solo per la ricerca dei consensi elettorali.
Ve la urlo con tutta la voce che ho la mia rabbia, per avermi strappato via i miei amici migliori, per averli fatti andare via. Ma soprattutto, non posso non pensare alle lacrime di quei genitori e di quelle nonne. Ve lo assicuro: quelle non hanno prezzo, e sono le più difficili da mandare giù e da perdonare… Ci avete rubato il futuro, e la colpa è soltanto vostra.