Condividi

I misteri della “Lapide quadrilingue” custodita alla Zisa di Palermo

venerdì 24 Gennaio 2020

Mentre la solita retorica filoislamica, alimentata da certo politicamente corretto che finisce per essere sostanzialmente un politicamente scorretto, moltiplica le sue esternazioni, c’è chi invece, consapevole dei fatti della storia e del loro peso perfino sulla cronaca, si dedica a dipanare le fila della nostra vicenda culturale nel silenzio e nella riflessione, modi di essere che dovrebbero costituire sempre la cifra distintiva del ricercatore.

Giovanni Tessitore, sociologo del diritto, che nel passato ci ha regalato fra le più interessanti ricerche sulla criminalità, soprattutto quella mafiosa, proprio servendosi degli strumenti offerti dalla criminologia, oggi ci offre un singolare lavoro su un importante reperto dell’epoca normanna.

Si tratta della cosiddetta Lapide quadrilingue di Palermo, nota anche come lapide di Crisanto, oggi conservata alla Zisa in uno delle più significative espressioni dell’architettura del periodo normanno.
Il particolare di questa lapide funeraria, perché tale è, sta nel fatto che le iscrizioni sul marmo sono scolpite in quattro linguelatino, greco, arabo e giudaico – cioè gli idiomi delle comunità presenti nell’Isola nel periodo degli Altavilla che, come è noto, realizzò un singolare caso di società multiculturale – cioè una società dove le varie etnie si amministravano autonomamente obbedendo alle proprie regole e leggi – mai più realizzatosi nel corso della storia siciliana.

La lapide in questione, voluta da tale Crisanto – che si definisce chierico del re – e destinata alla sepoltura della propria madre Anna, al di là del suo valore di importante reperto dell’epoca, nasconde diversi misteri e, in qualche maniera, consente di aprire una finestra su una storia solo approssimativamente raccontata, quella del peso che ebbe, nel periodo in cui fu admitus admiratorum, il famoso Giorgio di Antiochia uomo forte sotto Ruggero II e Guglielmo I.

Tessitore, aiutato nella interpretazione dei testi dal noto paleografo Adalberto Magnelli, docente dell’Università di Firenze, con estrema puntualità e con il piglio di un investigatore, si infila nella storia di Crisanto e, fra molti dubbi e quesiti a cui allo stato delle ricerche non si può dare una risposta, ricostruisce la genealogia del personaggio, ne identifica il luogo di provenienza ne delinea il ruolo, che quasi sicuramente non è solo quello di ciantro della palatina.

Ne viene fuori un vero e proprio giallo archeologico che giustifica appieno il titolo dell’opera, cioè “I mille enigmi della lapide quadrilingue”, stampata a cura della Banca popolare Sant’Angelo che, offrendo il suo contributo alla cultura palermitana, se ne è caricata le spese.

***

Il volume, che viene omaggiato dallo stesso istituto di credito, sarà presentato il prossimo venerdì 31 gennaio alle ore 17,00, a palazzo Petix, sede della Banca, dal dott. Giuseppe Leo, responsabile direzione risorse umane della Sant’Angelo, da Adalberto Magnelli e da Pasquale Hamel.

Ai presenti sarà omaggiata copia del volume di Giovanni Tessitore. 

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Giovani fuorviati dal crack, crea una barriera insormontabile” CLICCA PER IL VIDEO

L’intervista de ilSicilia.it a Franco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. Il ricordo del figlio, l’impegno quotidiano per sensibilizzare sul tema delle droghe nelle scuole, l’importanza di strutture sul territorio come la “Casa di Giulio” e il centro di pronta accoglienza…

BarSicilia

Bar Sicilia, Razza pronto a correre per un seggio a Strasburgo: “L’Europa entra sempre più nella vita dei siciliani” CLICCA PER IL VIDEO

Prima di affrontare la campagna elettorale che separa i siciliani dal voto del prossimo 8 e 9 giugno, Razza fissa la sua marcia d’avvicinamento all’obiettivo delineando concetti e misurando il feedback con i propri elettori

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.