Primo dell’anno. E’ tempo di bilanci e di tracciare la linea verso il futuro. Un’esigenza non da poco per Roberto Lagalla, giunto alla prima metà del suo mandato da sindaco di Palermo. Il primo cittadino ha raccontato cosa è successo in questi due anni e mezzo in un’apposita conferenza stampa tenuta prima di Natale. Un modo per descrivere alla città quanto fatto fino ad oggi e per blindare i propri alfieri in Giunta. Soprattutto dalle voci che nel passato recente hanno parlato di rimpasto. Ma al di là di quanto è stato fatto, c’è quello che rimane da fare. Fatto su cui il sindaco non si è mai nascosto, a cominciare dalla necessità di riorganizzare le società Partecipate. Insomma, i problemi ci sono. Dai rifiuti alla viabilità. Dagli impianti sportivi alla tutela degli animali. Dalle parti di Palazzo delle Aquile c’è ancora molto da fare, sia nell’immediato che nel medio-lungo periodo. E in base a ciò si può provare a tracciare una sorta di hit parade degli assessori della Giunta in questo 2024 che si è da poco concluso.
I promossi
A dominare la classifica della Giunta Lagalla c’è, ancora una volta, Totò Orlando. L’assessore ai Lavori Pubblici rimane il centro più attivo dell’esecutivo del sindaco di Palermo. Dopo essere riuscito a riavviare gli interventi di manutenzione stradale, l’esponente di Lavoriamo Per Palermo ha aperto importanti cantieri per la città. Fra questi figurano il ponte Oreto, lo svincolo di Brancaccio, il raddoppio del ponte Corleone e il ripristino dei lavori sul collettore fognario della Costa Sud. Il lavoro da fare è ancora tanto. Ma l’esponente civico della Giunta Lagalla mantiene la rotta.
Si può parlare di un 2024 positivo anche per Brigida Alaimo. Dopo aver raccolto lo scettro dell’assessorato al Bilancio da Carolina Varchi, l’esponente di Fratelli d’Italia ha tenuto in ordine il cronoprogramma dei documenti contabili, portando a casa diversi risultati anche sul fronte delle società Partecipate. Il piano salva-Rap, per quanto sia ancora un’incognita, è stato avviato. Ed Amat è riuscita finalmente ad avere i famosi fondi del “vuoto per pieno” dell’era covid che tanto avevano mandato in sofferenza il bilancio 2022. A completare la ciliegina sulla torta è arrivato il lavoro fatto sui beni confiscati, in particolare su quello di via Papa Sergio I.
E’ stato un anno soddisfacente anche per un altro pezzo di Fratelli d’Italia, ovvero Giampiero Cannella. L’organizzazione di Marco Balich ha garantito un 400° Festino di alto livello sotto il profilo artistico. Il ritorno d’immagine è stato importante, certificato anche dai premi recentemente ricevuti dall’Amministrazione Lagalla. Unica pecca la “sconfitta” nel derby con Catania sul Capodanno. La scelta di Biagio Antonacci è stata di livello. Ma le differenze di budget con il capoluogo etneo si sono fatte sentire. Il 2025 si prospetta impegnativo: il 400+1 Festino (così come lo ha ribattezzato il sindaco), la gestione degli eventi del Giubileo e il concerto estivo di Radio Italia al Foro Italico. Saranno sfide importanti per il coordinatore di Fratelli d’Italia.
Arriva l’ok con riserva per…
E’ stato un 2024 di lavoro anche per Maurizio Carta. L’assessore alla Rigenerazione Urbana ha avviato un buon pacchetto di interventi per riqualificare il centro storico. Alla concretezza in stile San Tommaso, il rappresentante di Lavoriamo Per Palermo ha unito la pianificazione sulle grandi opere. A cominciare dal tram. Ad inizio 2025 dovrebbe partire il primo cantiere della fase due (quello sulla linea C). Dall’infrastruttura in questione non dipende solo il futuro della mobilità sostenibile cittadina, ma anche e soprattutto di Amat. In questo senso, i ritardi accumulati sulla redazione del piano industriale e del contratto di servizio rimangono una pecca da sanare.
Disco verde anche per Giuliano Forzinetti. Dopo le difficoltà dello scorso anno sul discusso “regolamento movida”, l’assessore alle Attività Produttive può mostrare con successo i risultati del lavoro burocratico fatto sul progetto di rilancio della Fiera della Mediterraneo. Nel 2025 però servirà di più, soprattutto sul fronte del centro storico. Bisognerà dare un ordine non solo al sovraffollamento di attività eno-gastronomiche, ma anche e soprattutto ai flussi del divertimento notturno. Può sorridere anche Aristide Tamajo. L’assessore all’Edilizia Scolastica ha incassato le parole di lode del sindaco sulla risoluzione dell’emergenza riscaldamento nelle scuole. I ritardi accumulati su alcune delibere però hanno fatto storcere il naso a più di qualcuno in Consiglio Comunale. Serve maggiore celerità. A chiudere questa sezione c’è Rosi Pennino. L’assessore di Forza Italia, spogliata a dicembre 2023 della competenza sul Benessere Animale, ha garantito certezza e rapidità nei processi relativi alle Politiche Sociali, spendendo ogni euro a disposizione.
Dove si può fare meglio
Ci sono poi gli assessorati che devono migliorare. I botti di Capodanno hanno certificato che, ancora una volta, l’ordinanza a tutela degli amici a quattro zampe ha fallito anche quest’anno. Fatto che, insieme alle difficoltà registrate al Canile Municipale, collocano Fabrizio Ferrandelli nelle parti basse della classifica. Va però dato merito all’esponente di Lavoriamo Per Palermo di avere dato maggior ordine con l’ordinanza a tutela dei cavalli durante il periodo estivo. Anche se non basta.
E a non bastare è anche quanto fatto sul tema dei rifiuti. L’assessore Pietro Alongi, va detto, ci sta mettendo l’anima. Il primo potenziamento del personale Rap, anche se a tempo determinato, e l’avvio della raccolta differenziata a Mondello e in alcune parti del centro storico rappresentano un buon inizio. Ma Mondello non rappresenta tutta a Palermo e i problemi da risolvere nel resto della città sono tanti, soprattutto sul fronte della raccolta. La società Partecipata di Giuseppe Todaro è ancora in grossa sofferenza, sia operativa che economica-finanziaria. L’avvio del piano salva-Rap e il trend positivo di quest’anno sulla gestione, rappresentano la speranza per il futuro. Ma è chiaro che l’azienda, ad oggi, rimane dipendente dai doppi turni e dagli straordinari dei dipendenti. Per l’esponente azzurro c’è poi la sfida della Costa Sud. La burocrazia ha frenato l’inizio degli interventi al parco Libero Grassi. In compenso, sono arrivate le integrazioni tanto attesa sui progetti per il parco a Mare dello Sperone e il porticciolo della Bandita. La II Circoscrizione attende da troppo tempo di rinascere.
I bocciati
Infine ci sono i due settori apparsi più carenti, ovvero l’impiantistica sportiva e la viabilità. La prima è di competenza di Alessandro Anello. L’esponente della Lega non riesce ad uscire dall’angolo in cui era finita la collega di partito Sabrina Figuccia. L’inizio dei lavori a Fondo Raffo per la piscina provvisoria è ancora in alto mare. Nonostante gli appelli degli anni scorsi, le società sportive si trovano a doversi allenare e giocare lontano da Palermo. C’è poi il fascicolo degli interventi allo stadio Renzo Barbera, su cui pende la questione irrisolta della convenzione con il Palermo Calcio. Sul documento, le prime indiscrezioni sono uscite durante la conferenza stampa di fine dicembre tenuta al Molo Trapezoidale. L’atto dovrebbe coprire un periodo ultra-trentennale e ricomprendere alcune strutture accessorie, come ad esempio l’ex Pallone di Italia ’90. Poi ci sono le ipotesi, come la possibilità di ricorrere al credito sportivo per ammodernare l’impianto. Ma le parti devono ancora aggiornarsi e mettere tutto nero su bianco. I tifosi rosanero attendono.
La seconda delega è invece di Dario Falzone. L’esponente di Fratelli d’Italia ha ereditato l’arduo compito da Maurizio Carta nel sopracitato rimpasto di dicembre 2023. Ma non è riuscito ancora a trovare il bandolo della matassa. Le difficoltà mostrate, tanto per fare degli esempi, durante i lavori su viale Regione Siciliana o nelle procedure d’imbarco al porto di Palermo, pongono importanti interrogativi per il futuro. Soprattutto guardando ai futuri cantieri, come quelli del tram. “A Palermo il problema è il traffico“, diceva Jhonny Stecchino. La pellicola però è del 1991. Oggi bisognerebbe iniziare a pensare ad un’idea diversa di città.