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La polemica politica

Il bando “Più Artigianato” fa discutere maggioranza e opposizione. Abbate replica a Safina: “Presto saranno soddisfatte le pratiche delle aziende”

giovedì 4 Settembre 2025

Novità per gli artigiani siciliani? Il bando “Più artigianato” della Regione fornisce risposte concrete al comparto, emanato il 30 giugno 2023 per sostenere gli investimenti delle imprese artigiane attraverso agevolazioni su finanziamenti bancari e leasing, oltre a un contributo a fondo perduto che, inizialmente fissato al 20%, è stato successivamente elevato al 35%.

Ma attorno alla questione si sono sollevate una serie di polemiche che riguardano lo stato di attuazione dell’avviso pubblico da parte dell’assessorato regionale alle Attività produttive. Il deputato regionale del Pd Dario Safina aveva espresso alcuni disappunti.

Si tratta di un’opportunità importante per gli imprenditori del settore, ma che secondo Safina rischia di rivelarsi “un’occasione mancata a causa di ritardi ingiustificabili e inaccettabili nell’erogazione delle agevolazioni previste”.  Motivo per cui l’esponente dei dem ha presentato un’interrogazione urgente, con risposta in Commissione, per chiedere chiarezza e responsabilità all’Assessore regionale alle Attività produttive, guidato da Edy Tamajo.

La maggioranza, pronta a replicare alle dichiarazioni di Safina, ha voluto precisare la situazione.

“Le aziende artigiane possono contrarre un prestito, facendo apposita richiesta alla Crias per quanto riguarda l’erogazione del contributo. Il prestito può essere richiesto in qualsiasi banca privata e la Regione dà il 35% a fondo perduto della solta capitale, quindi su un finanziamento di 100.000 euro la Regione regala 35.000 euro”.

A spiegare la dinamica burocratica è il presidente della Commissione Affari istituzionali dell’Ars Ignazio Abbate. L’esponente della Dc specifica che nella prima fase del bando 39,1 milioni di euro di finanziamenti, “somme che sono stati erogate fino all’ultimo centesimo e che hanno coperto tutte le pratiche che erano state presentate fino all’agosto del 2024.

Le pratiche presentate dall’agosto del 2024 all’agosto del 2025, in questo momento, non sono state pagate, perché successivamente nella scorsa finanziaria sono state messe a disposizione altre 70 milioni di euro, messi a disposizione dall’assessorato regionale all’economia all’assessorato alle attività produttive, che le passerà alla Crias per pagare tutte le pratiche.

Ma il nocciolo della questione è: perché fino ad oggi non sono state ancore trasmesse queste risorse dall’Economia alla Crias?

“Perché – risponde Abbate – si aspettava il riaccertamento dei residui che sono stati completati e quindi si pensa che nel giro di qualche settimana, ma comunque entro il mese di settembre, le risorse saranno messe a disposizione, cosicché la Crias inizierà a pagare tutte le istanze che sono già state esaminate e approvate. Si pensa che con questi 70 milioni di euro si andranno a derogare tutte le pratiche inoltrate fino ad oggi, quindi fino ad agosto del 2025. Le somme sono bastevoli per poter coprire la richiesta di tutte le aziende. Questa è la situazione attuale, una misura importante unica in Italia, quindi penso che non merita nessuna presa di posizione o critica da parte dell’opposizione, perché anche loro avrebbero fatto nel passato una misura del genere”.

Dunque, è solo questione di poco tempo. Si pensa che tra la prima tranche e la seconda saranno erogati 110 milioni di euro a favore delle aziende artigiane della Regione.

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