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Il buco da 80 milioni che fa preoccupare il Comune di Palermo | CLICCA PER IL DOCUMENTO

giovedì 16 Settembre 2021
palermo

Con 19 voti a favore e 4 astenuti il consiglio comunale di Palermo oggi ha votato il cosiddetto iter di pre dissesto dell’ente al quale mancano ben 80 milioni di euro per chiudere un bilancio che si aggira intorno al miliardo e 300 milioni.

Anche qualche pezzo della ex maggioranza, come Italia Viva, che fino a qualche mese fa era nella giunta guidata da Leoluca Orlando, ha deciso di votare a favore per cercare una soluzione tecnica alla situazione di grave crisi in cui versa il comune di Palermo. Che di fatto “non ha debiti nei confronti di terzi – come sottolinea l’assessore al bilancio Sergio Marino – ma purtroppo crediti non riscossi”.

Una linea ribadita anche dal sindaco Leoluca Orlando: “Palermo, a differenza di altre grandi citta’ del nostro paese, ad esempio Roma, Torino e Napoli, ha sempre tenuto in ordine i propri conti senza alcun sovraindebitamento – sottolinea – e ha garantito i servizi essenziali nei limiti consentiti dal quadro finanziario. Il Comune di Palermo, infatti, e’ in condizioni di sovra accreditamento, non riesce cioe’ a riscuotere quanto dovuto subendo la fallimentare gestione di Riscossione Sicilia, l’agenzia regionale”. E’ una norma nazionale sugli enti locali ad autorizzare il pre dissesto, in considerazione del fatto che al momento non ci sono le condizioni per dichiarare il dissesto, che non sarebbe altro che il fallimento del comune di Palermo.

“E’ una procedura alternativa – spiega l’assessore Marino – perche’ la norma ci consente di avere piu’ tempo, e’ revocabile, modificabile anche dal prossimo sindaco“. Dal momento in cui la delibera diventa esecutiva, la giunta adesso ha 45 giorni di tempo per presentare il cosiddetto ‘piano di riequilibrio’ che prevede tagli appunto per 80 milioni oppure valutare nuove entrate. “In realta’ – sottolinea l’assessore al bilancio – abbiamo gia’ tagliato, bisogna trovare nuove entrate, per esempio attraverso la vendita di immobili“.

Per il capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Scarpinato:Il comune e’ in dissesto adesso, i conti fanno acqua da tutte le parti e per evitare il fallimento Orlando lascia in eredita’ tagli da spalmare in dieci anni, ipotecando il futuro dei nostri giovani, non ha piu’ alternative, se ne vada e liberi la citta’”. Tuttavia, se l’amministrazione comunale riuscira’ a capovolgere la situazione trovando gli 80 milioni si scongiurerebbe il dissesto. “Siamo in una fase intermedia – osserva il presidente del consiglio comunale Toto’ Orlando – se la giunta proporra’ al consiglio un piano di riequilibrio credibile, anche per la Corte dei Conti ed il ministero dell’interno, non ci saranno problemi, certamente siamo in una situazione complessa e difficile”.

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