La bellezza della nostra Sicilia, come spesso ripetiamo, è che dietro ogni evento apparentemente uguale, come il Carnevale, che potrebbe essere definito momento di allegria e sana follia, in cui il Peter Pan o la Trilli che sono in noi emergono, c’è una storia e una tradizione che rende unico ciascuno, per fare solo alcuni nomi, quello di Acireale, di Sciacca, Regalbuto, Montevago e Termini Imerese, che è il protagonista del nostro racconto.
Il Carnevale di Termini Imerese, tra passato e presente
Il Carnevale di Termini Imerese (PA), l’antica Thermae Himerae, così chiamata per l’esistenza di sorgenti di acque calde ancora oggi utilizzate, quest’anno festeggia i 120 anni dal primo ingresso in Città delle Maschere di U Nannu Ca Nanna, avvenuto per la prima volta il 25 febbraio del 1900. Partito il 15 febbraio con l’arrivo in Piazza Duomo dei due simboli a bordo di una vespa, si concluderà il 25 febbraio. Tantissimi turisti hanno assistito alla consegna delle chiavi della Città, da parte della Presidente del Consiglio Comunale, Anna Amoroso, ai due arzilli vecchietti che, con il taglio del nastro, hanno dato il via al Carnevale Termitano targato 2020. U Nannu Ca Nanna, inoltre, hanno inaugurato la Mostra sul Carnevale allestita nella sede della Pro Loco.
Chi sceglierà Termini Imerese per festeggiare e vivere il periodo più pazzo dell’anno, si ritroverà a guardare con lo stupore e l’incanto dei bambini i Carri allegorici, vere e proprie opere d’arte, frutto della genialità dei “Maestri artigiani della cartapesta”. Questo evento all’insegna della fantasia, che fa dimenticare la realtà di ogni giorno, ha origini ottocentesche che vogliamo raccontarvi. Nasce come manifestazione pubblica ad opera, così è stato tramandato, di un gruppo di napoletani. Nell’inverno del 1848, infatti, dalla vicina Palermo giunsero notizie su una sommossa scoppiata il 12 Gennaio che vedeva protagonista il condottiero termitano Giuseppe La Masa, indicato come il principale artefice della rivolta per la cacciata dei Borbone.
In seguito a queste vicende, un folto gruppo di partenopei, fuggito dal capoluogo siciliano, trovato rifugio a Termini Imerese, proprio in occasione del periodo carnascialesco, grazie alla proverbiale allegrezza e simpatia, si ambientarono così bene da promuovere una festa pubblica che, seppur improvvisata, vide la partecipazione e il contributo di tantissimi termitani. Si narra che i napoletani, che abitavano nella zona oggi chiamata “Porta Palermo” dove si trova tuttora una piccola via omonima, iniziarono i festeggiamenti con un gruppo di contadini e pescatori del posto. In un documento datato 1876 si segnala la presenza in città di un’associazione, o meglio di una Società del Carnovale, il cui timbro raffigura una maschera dalle fattezze abbastanza simili a quelle del Pulcinella napoletano.
La festa, ogni anno, ha inizio con la tradizionale consegna delle chiavi della città a “U Nannu ca’ Nanna”, come abbiamo già descritto, e con la tradizionale “Sfilata dei carri“, il 23 a Termini Bassa e il 25 a Termini Alta, dove ci sarà il gran finale con la tanto attesa lettura del “Testamento Ru Nannu” da parte del Notaio Menzapinna, ideato dalla fantasia dello studioso Nando Cimino, che altro non è che una sua caricatura in cartapesta. Il nome deriva dal fatto che nel redigere gli atti, per svogliatezza o per errore, spesso lasciava incompiute le parole suscitando l’ilarità dei suoi clienti che, prendendo spunto anche da maldicenze di tutt’altro genere, avevano iniziato a chiamarlo con questo ironico appellativo. Ma andiamo per gradi: cosa rappresentano queste due maschere?
“U Nannu”
È l’antropomorfizzazione del carnevale stesso, l’erede del re del carnevale pagano, che, tutt’altro che simpatico, mentre lancia ai bambini e alle giovani donne caramelle e confetti, riserva, invece, al resto della popolazione gesti scurrili e scherzi vari mostrando, dall’alto del carro allegorico che lo ospita, enormi finocchi e rape con evidenti intenti offensivi. Di bassa statura, rubicondo, curato nell’aspetto, in giacca damascata, gilet, bavaglino merlettato e pantaloni beige, è fisicamente simile, fateci caso, all’ex Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. La storia di questi abiti risale al 1975 quando il Cavaliere Ignazio Casamento, allora segretario della Pro Loco, venne incaricato di occuparsi dei costumi di U Nannu, che fece confezionare dalla moglie, Maria Adelfio, e dalla cognata. Nel 1985, il Professore Franco Amodeo, presidente della Pro Loco, lo incaricò di rinnovare i costumi; il Senatore Eduardo Battaglia si offrì di acquistare le stoffe e sempre la signora Adelfio confezionò i nuovi abiti dei Nonni, integrandoli con merletti, bottoni e quant’altro.
“A Nanna”
Riguardo questa maschera i pareri sono discordanti. Secondo l’antropologo Giuseppe Pitrè, ad esempio, la Nanna è “una creazione di cattivo gusto che in Sicilia non ha nessun fondamento”; differente, invece, è il parere del folklorista Paolo Toschi che, dimostrando la presenza di un personaggio femminile, accanto al carnevale, diffuso su vasta area, conclude che “moglie, antagonista o alter ego femminile del carnevale, la Vecchia ha importanza non meno del carnevale stesso”. Paolo Toschi, inoltre, ne distingue due tipi fondamentali: la Vecchia magra e allampanata che, identificandosi con la Quaresima, rappresenta il carnevale termitano e quella gigantesca, barocca, adorna di frutta e salsicce, che, simbolo di fecondità e abbondanza, si accosta alla figura della Befana. Mentre con la prima, bruciando il fantoccio, si ha l’esorcizzazione del male, con la seconda, e la distribuzione di arance, nocciole, confetti, monete, si propizia grande benessere. La Nanna termitana magra, piuttosto alta, ha un abito in rosa e grigio, un cappello abbellito con fiori, un foulard, mutandoni e reggiseno e, anche il suo costume, come quello di U Nannu, fu realizzato dalle sorelle Adelfio.
Ad impreziosire questa festa, l’interazione con Carnevale al Museo, che ha per palcoscenico il Museo Civico Baldassare Romano di Termini Imerese, “Tempio della cultura” che concilia il sapere e la bellezza, che rappresenta, al divertimento di cui il periodo carnascialesco è simbolo. Viva i Connubi felici.
La manifestazione è gestita dalla Pro Loco e dalla Società del Carnovale con a capo i Presidenti Dario Turturici ed Emanuele Caruana. Adesso, però, penetriamo nel programma di questa 10 giorni.
IL PROGRAMMA
Sabato 15 Febbraio
Apertura del Carnevale 2020
Alle 17,30
Consegna delle chiavi della Città a “U Nannu ca Nanna” da parte dei rappresentanti del comune di Termini Imerese
Domenica 16 Febbraio
Alle 14,30
Diretta TGS Studio presso la sede della Pro Loco
Dal 17 al 21 febbraio e Lunedì 24
Visita dei Nanna nelle scuole di Termini Imerese e del comprensorio, all’Ospedale S. Cimino, Lega del Filo d’Oro e Istituti sociali
Martedì 18 Febbraio
Alle 11
Installazione Border Color di Tommaso Chiappa all’interno del Museo Civico (Visite fino al 25 febbraio)
Mercoledì 19 Febbraio
Laboratorio didattico “La lavorazione della cartapesta” a cura di Giuseppe Piscitello
Giovedì 20 Febbraio
Alle 12 – 14
Performance “Disegno dal vero” a cura del Liceo artistico G. Ugdulena – Museo Civico
Alle 17,30
Casa del Volontariato, conferenza sul Carnevale AIPD, La Goccia, IPUMM, ADVS, AUSER, Nuova Aurora, Nuova Speranza, La Banca del tempo Himerense – Museo Civico
Venerdì 21 Febbraio
Museo Civico
Presentazione del libro “Archaelogy Uplands on a Mediterranean Island. The Madonie Mountail Tange in Sicily” di Vincenza Forgia
Sabato 22 Febbraio
Alle 8 – 20
Carnevale On Air – radioamatori per il Carnevale 2020
Alle 10,30
Radio Panorama “Nanni Dj” condotto da Nino Re
Alle 17,30
Nannu ca Nanna Village, postazione fissa con animazione in piazza La Masa
Alle 20,30
Chiesa di Sant’Andrea, serata con U Nannu ca Nanna a cura dell’Associazione Nuova Aurora
Domenica 23 Febbraio
Alle 16
Sfilata dei carri allegorici e dei gruppi appiedati, nel circuito di Termini Bassa
Postazione con gazebo per dimostrazioni in largo Mercato Ittico
Martedì 25 Febbraio
Alle 10,30
Passeggiata dei “U Nannu ca Nanna” zona Belvedere/Piazza Duomo
Alle 16
Sfilata dei carri allegorici e dei gruppi appiedati, nel circuito di Termini Alta
Annullo Filatelico Carnevale Termitano 2020
Postazione con gazebo dimostrativi con isola pedonale in Piazza Duomo
Programma a cura della Pro Loco di Termini Imerese.