Il Castello di Taormina, che stiamo “indagando” in quanto è una scoperta continua, non finisce di stupire. Conserva, infatti, una importante testimonianza del periodo arabo-normanno negli Archi Ogivali o a sesto acuto. Lungo una parete del Castello se ne possono contare 5, i primi tre chiusi e gli ultimi due aperti, che creano un piccolo portico accanto a un vano con soffitto a cupola. Gli archi, che furono ripresi in Sicilia durante il dominio normanno e svevo, conferiscono al castrum slancio e verticalità. Si caratterizzano per essere composti da due che, intersecandosi, oltre a contribuire alla stabilità del maniero, creando un punto acuto in cima, ne fanno esempio di eleganza architettonica. Questi elementi testimoniano la mescolanza di stili e tecniche di costruzione che, tipiche dei popoli che hanno dominato la Sicilia nel corso dei secoli, sono diventati parte integrata e integrante del Castello di Taormina. La presenza di questi archi ci ricorda le tante influenze storiche che fanno della nostra isola una felice Koinè culturale.