E’ salito a 3.359 il numero degli operatori sanitari contagiati da coronavirus in Italia, 659 in più rispetto agli ultimi dati di due giorni fa. Un numero che rappresenta – dice la Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo) – il 10% del totale. Intanto si allunga l’elenco dei medici deceduti sul Portale Fnomceo.
Oggi il presidente Fnomceo Filippo Anelli ha scritto una nuova lettera alle Regioni lanciando un appello affinchè “affrontino prioritariamente la questione della sicurezza dei medici, impegnati in prima linea nell’emergenza Covid-19“.
“Esprimo nuovamente lo stato di disagio e di enorme preoccupazione che noi medici italiani stiamo vivendo nell’attività di contrasto a questa terribile epidemia di Coronavirus che ha investito il nostro Paese“, scrive il presidente.
“È prioritario – aggiunge – affrontare la fondamentale questione della sicurezza che riguarda tutti i medici, sia quelli impegnati sul fronte ospedaliero che i territoriali impegnati nell’assistenza dei malati della rete primaria“.
“Siamo pronti a collaborare sul campo quali attori del sistema salute che ci è ben noto, rivendichiamo un ruolo sociale di contatto con i cittadini che nessun altra categoria professionale può vantare e che non può essere ignorata e sottovalutata quanto piuttosto utilizzata e valorizzata per il bene comune“, chiosa Anelli.
UNA SITUAZIONE DIFFICILE
Una situazione d’emergenza, in cui per i camici bianchi italiani è difficile lavorare. Nei giorni scorsi, è stata segnalata a più riprese la mancanza di guanti e mascherine nei nosocomi italiani.
“Scarseggiano le scorte di mascherine a più alta protezione, le Ffp2 e Ffp3, utilizzate in particolar modo nelle Terapie intensive, ed in Lombardia le scorte basteranno ancora solo per un paio di giorni“, aveva affermato all’Ansa il presidente dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri (Aaroi-Emac) Alessandro Vergallo. Il dirigente aveva scritto una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, chiedendo il suo intervento.