Dopo mesi di tensione per la sorte del rinomato ritratto di Franca Florio, opera di Giovanni Boldini, è stata comunicata ieri da padre Bucaro la notizia che il dipinto dovrebbe restare a Palermo.
L’asta per la vendita del quadro era iniziata mesi fa dopo che i beni della società Acqua Marcia di Francesco Bellavista Caltagirone erano stati messi in liquidazione.
Fino ad allora il dipinto di Franca Florio poteva essere ammirato all’interno di Villa Igea, antica dimora della famiglia Florio, uno dei principali alberghi di lusso della Belle Époque palermitana.
Agli inizi del mese di marzo il quadro, che rappresenta una tessera importante della storia dell’isola e del patrimonio artistico nazionale, è stato messo in vendita presso la casa d’asta Bonino, a Roma, su incarico del tribunale.
Da allora, dopo una serie di ribassi, offerte, raccolta fondi lanciata affinché l’opera rimanesse nel capoluogo siciliano, si è giunti pochi giorni fa alla vendita per la cifra, leggermente inferiore alle previsione della casa d’asta, di un milione e trecentotrentatre mila euro.
L’ufficialità dell’acquisto è stata resa nota solamente adesso poiché nei dieci giorni successivi all’ultima battuta non è stata presentata nessuna offerta superiore del dieci percento, così come previsto dal protocollo delle vendite all’asta.
Il riserbo sul nome dell’acquirente, al momento, è massimo ma sono cominciate le supposizioni.
Il nome che più di tutti aleggia è quello di un avvocato di origini palermitane, amante dell’arte, impegnato in altre azioni di recupero e restauro nell’Isola.
Al momento, però, non vi è alcuna conferma da parte dell’interessato.
Il dipinto di Franca Florio in questione che il pubblico potrà ammirare, fino al 16 luglio, in esposizione al Vittoriano di Roma, è l’ultimo rimaneggiamento del ritratto alla “regina di Sicilia” realizzato da Boldini tra il 1901 e il 1924, esposto alla Biennale di Venezia ad inizio del secolo scorso.
L’opera verrà consegnata al nuovo proprietario tra almeno due mesi.