Palermo apre (di nuovo) le porte ai minori non accompagnati

Finalmente qualcosa di concreto, da parte del Governo nazionale sul tema dei “migranti” minori non accompagnati che, secondo Save the Children, sarebbero oltre 21mila.
Mentre si registrano ancora sbarchi -a Trapani ne sono arrivati 797 nella solo giornata di oggi- nella Prefettura di Palermo è stato siglato un Protocollo di intesa con il Comune di Palermo, proprio riguardo i migliaia di minori che soggiornano nel capoluogo siciliano.
“Abbiamo pensato che fosse opportuno fare un passo avanti rispetto alla Carta di Palermo e questo protocollo nasce nel posto e nel momento giusto. Vogliamo che i minori non accompagnati non siano un numero ma che ognuno abbia un preciso riconoscimento, una cartella identitaria. Con questo protocollo diamo nei confronti dei migranti un segnale positivo: mentre altrove c’è chi parla di alzare i muri, a Palermo si promuove il dialogo”.
E’ ancora il Comune di Palermo a farsi promotore di un percorso di civiltà nell’ostica materia dell’accoglienza. Nel dettaglio, il protocollo di intesa presentato oggi, è stato sottoscritto tra il Comune di Palermo, il Tribunale Civile di Palermo, il Tribunale per i Minorenni di Palermo, la Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo, la Questura di Palermo, l’Università degli Studi di Palermo, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza del Comune di Palermo.
Sarà compito di questi attori, per una durata di due anni, farsi promotori di una serie di attività che porteranno i minori a una tutela effettiva fin dal momento in cui arriveranno sul territorio italiano, attraverso la predisposizione di “progetti individualizzati di accompagnamento”.
Soddisfazione anche dal Ministro Angelino Alfano che, durante la trasferta palermitana annuncia: “L’incontro di stamattina e’ un unicum in Italia e pensiamo di avere piantato il seme giusto per affrontare il problema dei minori stranieri non accompagnati”.
Un primo passo avanti, dunque, su una materia ancora poco approfondita dai nostri legislatori ma che vede migliaia di minori abbandonati al loro destino. Uno sforzo per ribadire, come sostiene il Sindaco Orlando, che “accoglienza non è solo fornire un tetto, un letto e dei pasti ma è anche fornire strumenti e reti di relazione sociale e sviluppo umano”.