Il Movimento 5 stelle risponde a Nello Musumeci, dopo il cambio di rotta del governatore che si è mostrato più che possibilista su un patto all’Ars per portare avanti i disegni di legge.
L’esordio della nota dei pentastellati non è dei più ‘accoglienti’: “L’apertura di Musumeci? Più che un messaggio a noi è un chiaro segnale di fumo ai suoi alleati e ai collaborazionisti del PD. Non possiamo non notare il repentino e inaspettato cambio di opinione del presidente della Regione rispetto a qualche settimana fa, ma questo, più che una reale apertura per risolvere i problemi della Sicilia, ha tutto il sapore della mossa di chi, in netta difficoltà a causa dei continui strattonamenti di giacchetta che non gli consentono di prendere con serenità le dovute decisioni per la Sicilia, vuole lanciare un messaggio chiaro alla sua compagine in vista della Finanziaria”.
“È chiaro a tutti – prosegue la nota del M5S – che i problemi del governo Musumeci nascono proprio da alcuni pezzi della sua maggioranza, così attaccata agli interessi personali e alle poltrone da dimenticare il bene della Sicilia, legando le mani al presidente della Regione”.
Ma quando sembra che i pentastellati vogliano rimandare al mittente l’apertura di Musumeci, ecco che nella nota si intravedono spiragli per un patto d’aula. Il M5S, certo, detta le proprie condizioni: “Musumeci vuole collaborare? – chiedono i pentastellati – Ribadiamo quello che abbiamo già detto nel recente passato: si liberi dall’imbarazzo di chi lega le sue mani e, attorno ad un tavolo, alla luce del sole e davanti ai cittadini, con un foglio bianco e due penne, scriviamo assieme le riforme per salvare la Sicilia. Non ci interessa altro – conclude il M5S –, solo il bene della nostra terra. Ma prima si liberi dai suoi problemi, sulla sabbia non si costruisce nulla”.