“Il Maxxi Med non può che nascere a Messina”, così il presidente della Fondazione Alessandro Giuli in città per la firma del protocollo con il Comune che porterà alla nascita, entro il 2025 della sede distaccata del polo museale noto a livello mondiale.
Un momento importante a Palazzo Zanca per la firma di un atto integrativo del protocollo alla presenza di Giuli, del sindaco Federico Basile, del direttore generale Salvo Puccio e del senatore Nino Germanà che ha dato il “la” all’idea (QUI) grazie anche al consulente del ministro Sangiuliano, il messinese Fabio Longo. Insomma un lavoro di squadra che porterà Messina, come dichiarato dal presidente Giuli a diventare “la naturale capitale culturale del Mediterraneo”.
La sede sarà alle Torre Morandi, una finestra sullo Stretto e non a caso, perché quella spinta d’internazionalizzazione scaturita dal Ponte, finirà con il contagiare tutti i settori della società.
Il direttore generale Salvo Puccio ha spiegato che il progetto per la riqualifcazione delle Torre Morandi è in fase avanzata e che per quanto riguarda gli aspetti logistici e organizzativi il Comune procederà di concerto con il Maxxi. “L’orizzonte temporale è il 2025 ma contiamo di anticipare”, spiega Puccio.
Il protocollo vede anche tra i protagonisti anche l’Università di Messina che ha messo a disposizione Villa Pace che non necessita di interventi strutturali (QUI).
“La scelta di Messina come sede di un simile polo museale ribadisce il ruolo strategico della nostra città vista non soltanto nel contesto dell’area mediterranea, ma testimonia la medesima programmazione strategica di questa Amministrazione- ha commentato Basile- di procedere con azioni volte a rappresentare importanti investimenti. E’ un’ operazione che rientra nell’ambito degli interventi di rigenerazione urbana finalizzata a trasformare il volto della Città e della sua estesa provincia in una visione di lungo termine, attraverso la nascita di un centro di ricerca e di formazione per le nuove professionalità nel settore della cultura per restituire a Messina il ruolo di baricentro del Mediterraneo”.
Dopo la firma dell’atto integrativo il presidente del MAXXI si è recato per un sopralluogo alle Torri Morandi ed ha assicurato che tornerà periodicamente in riva allo Stretto per l’ambizioso progetto.
“Il Maxxi Med intende lavorare bene, a lungo e non da solo- ha dichiarato Giuli-Messina è la capitale culturale naturale di tutto il Mediterraneo, pertanto la sede distaccata non poteva che nascere qui. Questa firma oggi è la prova di quanto crediamo in questo progetto. Comincia a comporsi un puzzle con prospettive e contenuti. Interloquiremo anche con l’Unione Europea”.
Soddisfatto anche il senatore Germanà che ha seguito passo per passo tutto l’iter: “Un risultato che dobbiamo a due visionari: il presidente del MAXXI Alessandro Giuli e il ministro Matteo Salvini, per aver posto le basi per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, un’infrastruttura che già da ora sta rivestendo una funzione attrattiva portando uno dei musei più importanti del mondo nella nostra provincia. Grazie anche al sindaco della città metropolitana di Messina, Alessandro Basile, e a Salvatore Cuzzocrea, ex rettore dell’Università del capoluogo, per aver colto questa opportunità. Avanti così collegando la Sicilia all’Europa: questo il potere delle infrastrutture e dell’Italia del sì”.
Il protocollo assegna alle parti la facoltà di disciplinare con progressivi accordi attuativi specifici lo stesso protocollo. Pertanto, considerata la disponibilità del Comune di Messina a mettere a disposizione del progetto le “Torri Morandi” e la necessità di prevedere una collaborazione di lungo periodo che giustifichi anche la richiesta e l’impegno di fondi nazionali e comunitari, il sindaco Basile e il presidente Giuli hanno convenuto che il Comune di Messina cederà in comodato gratuito alla Fondazione MAXXI le “Torri Morandi” per un periodo non inferiore a 15 anni. La cessione dell’immobile avverrà attraverso un procedimento amministrativo dedicato, che il Comune si impegna fin d’ora ad avviare; mentre la Fondazione MAXXI si farà carico dello studio preliminare per la definizione di un progetto di musealizzazione degli spazi conferiti.Il nuovo polo museale sorgerà nell’edifico di archeologia industriale denominato Torri Morandi, di proprietà del Comune, e sarà dedicato alla scena artistica contemporanea del Mediterraneo per esplorare e approfondire il patrimonio identitario comune e le culture dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum, creando occasioni di confronto e scambio.
Obiettivo è dare vita ad un museo con la funzione di facilitare il dialogo interculturale tra Europa, Maghreb e Medio Oriente attraverso il linguaggio universale dell’arte.