La sanità pubblica anche per gli ultimi degli ultimi. Là dove purtroppo ancora non arriva. C’è chi, come la Regione Emilia Romagna ha fatto da apripista e adesso Italia dei Valori presenta la proposta alla Regione Siciliana.
“L’Emilia Romagna è la prima regione d’Italia che con una decisione storica, sancisce il diritto al medico di base per le persone senza fisse dimora – spiegano Salvatore Mammola e Ignazio Messina, rispettivamente membro dell’esecutivo nazionale e segretario nazionale dell’Italia dei valori – Questa legge afferma che il diritto alla salute non può e non deve essere negato a nessuno, che il ricco come il povero hanno diritto ad essere curati alla stessa maniera.”
Secondo Mammola e Messina anche la Sicilia potrebbe eseguire l’esempio per riuscire a garantire anche i senza fissa dimora che vivono nella nostra isola. La proposta è quella di garantire la scelta del medico di medicina generale per un anno anche ai senza fissa dimora con la condizione che resti in Sicilia.
“Per ottenere il medico di base, copiando la legge già approvata in Emilia Romagna, la persona senza fissa dimora dovrà recarsi all’anagrafe sanitaria con un modulo rilasciato dai servizi sociali del comune che attesti di essere in possesso dei requisiti richiesti, portando con sé il proprio documento d’identità o il codice fiscale o l’estratto dell’atto di nascita. Non importa chi sarà il primo firmatario di questa legge, l’importante che in tempi brevi venga presentata ed approvata.”
L’Italia dei Valori chiede, quindi, all’assessore alla Salute della Regione Sicilia, Ruggero Razza di farsi promotore di questa legge. “La Sanità pubblica – concludono Salvatore Mammola e Ignazio Messina – deve garantire a tutti assistenza e cure senza distinzione e discriminazioni.”