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È la ripartenza il light motive dell’Ospedale Garibaldi, che oggi sta procedendo con solerzia verso questa direzione: “Sto continuando a ricoverare persone malate di Covid, nessuna in terapia intensiva e quindi si rileva un forte abbattimento dei casi. Questo ci sta consentendo a poco a poco di ridurrei i posti letto per i Covid e riaumentare la disponibilità per le altre patologie“, dichiara Fabrizio De Nicola, direttore generale dell’Arnas “Garibaldi” di Catania.
Un’altra faccia della medaglia su cui versa l’attenzione del Garibaldi è l’abbattimento delle liste d’attesa: “Il nostro obiettivo è quello di abbattere le liste d’attesa e cercare di ridurre i disagi che inevitabilmente hanno condizionato i pazienti non Covid – continua De Nicola – Tutto questo ci sta permettendo di ripartire, che significa riaprire le agende, rivedere le priorità, andare nella direzione di un finanziamento che abbiamo avuto dalla Regione Siciliana. Questo è volto ad incentivare l’attività dei medici e degli operatori sanitarie grazie a questo stiamo investendo con nuovi reparti: abbiamo inaugurato da poco il nuovo ambulatorio dei malati oncologici e abbiamo implementato le sale d’attesa“.
Ma la vera novità è il reparto per i pazienti post Covid: un luogo a cui, anche da fuori, i pazienti con long Covid si affidano. Nell’ultimo anno l’Ospedale Garibaldi ha dedicato buona parte dei 600 posti letto alla cura dei pazienti Covid: “Ci siamo accorti da subito, anche grazie alle segnalazioni dei medici, che questi pazienti ex virus continuavano ad avere dei risentimenti dalla malattia: problematiche respiratorie, cardiologiche, etc… Allora abbiamo creato un reparto che è tra i primi al sud Italia, chiamato ‘Riabilitazione post Covid‘”, spiega il direttore generale dell’Arnas.
Sono 1012 posti letto quelli del “Reparto di Riabilitazione Covid” dedicati ai pazienti che, sebbene usciti dalla malattia, hanno ancora diversi risentimenti: “Abbiamo concentrato in questo reparto più figure professionali come cardiologi, pneumologi, fisioterapisti, psicologi, perché in alcuni casi ci sono state conseguenze deleterie sulla psiche. Il reparto è dotato anche di una palestra per la riabilitazione. La richiesta è tanta e noi facciamo il possibile per seguire al meglio i nostri pazienti e se potremo aumentare i posti di questo reparto, lo faremo“, conclude De Nicola.