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Il Pd con De Domenico sindaco: “Messina deve uscire dall’isolamento”

domenica 15 Maggio 2022

Messina è stata isolata negli ultimi 4 anni e questa situazione deve cambiare. E’ la sintesi dell’incontro organizzato dal Pd provinciale e dal candidato sindaco del centrosinistra Franco De Domenico, con il capogruppo del partito al Senato, Simona Malpezzi e Alessandro Alfieri, segretario della Commissione Affari esteri di Palazzo Madama.

Le strade per uscire dall’isolamento sono la coesione, il dialogo costante e costruttivo con le istituzioni. “ Le risorse del Pnrr sono fondamentali, dobbiamo essere tutti protagonisti- ha detto Franco De Domenico- Vanno spesi bene e Messina, rispetto ad altri Comuni italiani, è già indietro”.

L’appello a fare squadra, perchè non ci si salva da soli è del capogruppo del Pd al Senato, Simona MalpezziSiamo qui a Messina per sostenere il progetto di Franco De Domenico e della coalizione, ma stiamo andando in giro per l’Italia anche dove non si vota, l’attenzione per le città, vicino ai sindaci che lavorano, ai sindaci che non rinunciano, ai sindaci che non scappano. Il Pnrr è la sfida più importante che il nostro Paese ha dal secondo dopoguerra. Servono sindaci che siano in grado di mettere in atto la progettualità”.

Alessandro Alfieri, segretario Commissione Affari esteri del Senato  ha sottolineato come la sfida del PNRR è figlia di chi crede nell’Europa, di chi non è sovranista, di chi non lancia gli slogan dell’uomo solo al comando.

Il dibattito è stato organizzato dal Pd provinciale e il segretario provinciale Nino Bartolotta ha spiegato come sia stato solo il primo di una serie di incontri fino al 12 giugno.

E’ il mio modo di intendere il governo della città – ha detto Franco De Domenico – la coesione è la forza di un territorio. Nei prossimi anni non potrà mancare il dialogo operativo tra istituzioni locali, regionali e nazionali: in un quadro così multilivello si trovano le soluzioni e si può progettare il futuro di Messina, con il contributo essenziale dei sindacati e delle forze produttive. Le risorse del Pnrr ci vogliono tutti protagonisti”.

Al confronto hanno partecipato il segretario provinciale della Cgil, Giovanni Mastroeni, il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi e Michele Barresi, segretario generale Uil Trasporti.

Sulla progettazione legata al Pnrr a Messina non c’è stato alcun confronto – ha evidenziato Mastroeni della Cgil – questo ha causato una fragilità progettuale che abbiamo riscontrato a livello regionale, ma anche provinciale e che rischia di rendere inefficace uno strumento come il Pnrr, vitale per ridurre il gap tra Nord e Sud, perché, rispetto a noi, le aree del Paese più attrezzate sono avanti. Il 12 giugno non si elegge il sindaco di Messina, ma il sindaco della Città metropolitana, significa un comprensorio con 108 comuni su 357 in Sicilia. Mai come adesso abbiamo bisogno di un sindaco metropolitano che operi. Questo sta mancando a Messina, perché siamo senza sindaco e dobbiamo agire in tempi molto stretti. Uno dei primi impegni del nuovo primo cittadino sarà questo, ed è cruciale”.

Il segretario generale Cisl Messina: Antonino Alibrandi, Cisl: “Viviamo in una città che di coesione parla tanto, ma poi pratica poco. Ci auguriamo, come sindacato, che il nuovo sindaco che governerà la città, lavori sulla coesione. Questo vuole dire confrontarsi prima e non dopo, a decisioni già assunte, su tutto quello che dovrà essere la visione della città: fondamentale è la rete, soprattutto con i livelli regionali e nazionali, solo così possiamo portare valore sul territorio. Le risorse vanno canalizzate in quegli interventi che servono a recuperare, a qualificare e rendere attrattiva la città di Messina e tutta l’area metropolitana. Sul Pnrr a Messina siamo indietro. Ci sono già Comuni che stanno spendendo queste risorse. Ciò è stato dovuto alla mancanza di confronto. Inoltre, abbiamo bisogno di accelerare sui tempi della riforma della Pubblica amministrazione. Se non abbiamo uffici pubblici in condizione di acquisire e potere gestire tutte le risorse disponibili, non solo quelle del Pnrr, rischiamo di non utilizzarle come accaduto per il Masterplan-comparto per il Sud dove, a distanza di sette anni, abbiamo speso solo il 20 per cento circa dei fondi disponibili”.

Stamattina come parti sociali di questa città abbiamo avuto un privilegio: parlare finalmente con esponenti politici nazionali, e della politica non urlata”, ha esordito Michele Barresi, segretario generale della Uil Trasporti di Messina. “Il fronte della mobilità nello Stretto, comprende 3mila posti di lavoro. Eppure, non abbiamo ancora investito abbastanza su quella grande vittoria politica che è stata divenire la sedicesima Autorità di sistema portuale, e che non era prevista. In questa città  non abbiamo avuto nessuno a Palazzo Zanca che fosse in grado di guidare il processo di sviluppo che ne può scaturire per la città. In quel tratto di mare passano 10 milioni di passeggeri l’anno, 2milioni di veicoli e altri 2 milioni di veicoli commerciali. Davvero siamo la porta della Sicilia, ma questa porta l’abbiamo socchiusa e non riusciamo a spalancarla. Necessitiamo di chi si fa promotore di quei processi che portano risorse e sviluppo a Messina, in questi anni è mancata l’interlocuzione con il governo nazionale, soprattutto nell’interfaccia che riguarda Rfiproblema serio, i tre chilometri di mare che uniscono la sponda siciliana e calabrese non hanno servizi adeguati; quindi, oltre i fondi per il Pnrr, dobbiamo recuperare i servizi per i passeggeri calmierando al tempo stesso le tariffe di attraversamento dello Stretto per pendolari e studenti

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