Procedono spediti i lavori all’interno del porto di Palermo. Da maggio 2023, il varco Amari (ovvero quello centrale posto davanti alla Camera di Commercio) è chiuso per consentire lo sviluppo del cantiere che, in futuro, dovrebbe ridefinire l’interfaccia del waterfront del capoluogo siciliano. Gli interventi sono suddivisi su due lotti. Il primo che riguarda appunto il varco Amari e le strutture limitrofe. E il secondo invece che interesserà la zona che in futuro collegherà il cruise terminal con la stazione della metropolitana, su cui RFI avrebbe proceduto alla riconsegna degli spazi. Le opere sono state affidate alla Repin, azienda siciliana di Aci Catena, la quale sta lavorando sotto la stretta supervisione dell’Autorità Portuale.
I lavori all’interfaccia del porto di Palermo
Il costo complessivo degli scavi si aggira intorno ai 26 milioni di euro. Risorse interamente reperite all’interno di alcuni fondi ministeriali. Gli interventi sono iniziati l’8 maggio 2023 ed hanno visto la chiusura dell’ingresso centrale del porto di Palermo. L’uscita dei crocieristi è stato così spostata verso l’attiguo varco Sammuzzo, non senza qualche ripercussione sulla viabilità. Ciò, soprattutto, per l’ingente afflusso di mezzi turisti (pullmini, taxi e carrozze) sulle due sponde di via Francesco Crispi. Un “piccolo” prezzo da pagare in vista del futuro. L’idea alla base dell’intervento di restyling dell’interfaccia del porto di Palermo è quella di rendere il biglietto da visita della città maggiormente attrattivo, dotandolo di servizi e di verde urbano adeguato.
Monti (AdSP): “Primo stralcio del progetto entro la prossima primavera”
Ciò senza dimenticare la mobilità in ingresso e in uscita dal bacino. Come sopra ricordato, l’intervento si basa su due lotti. Il primo si trova già in una fase avanzata. Gli scavi sono ancora in corso ma già è possibile notare il posizionamento dello scheletro della pensilina che ricoprirà il varco Amari. Per completare le opere bisognerà posizionare il rivestimento della struttura e concludere la sistemazione del verde urbano.
“Il progetto di interfaccia, risultato di un concorso internazionale di idee, è incentrato sul tema del rinnovamento urbano sostenibile, e ricostruisce l’identità marittima della città”, spiega il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti. “L’area di interfaccia città-porto è stata configurata come un sistema di spazi pubblici a diverse quote che permettono di superare il confine tra porto e città e consentono alle funzioni urbane di riappropriarsi degli affacci al mare. Il progetto esecutivo è stato finanziato con fondi Cef, Connecting Europe Facility, tra i più ricchi strumenti di finanziamento dell’UE, il primo stralcio sarà pronto la prossima primavera”. Per il secondo lotto invece bisognerà attendere qualche altro mese. La fine dei lavori, in questo caso, è attesa per la fine del 2025.