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La chiusura di uno anno importante per la città di Palermo, Capitale nel 2018 della Cultura, ha visto l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Palermo e tutta la Sicilia hanno i numeri per essere punto di riferimento per tutto il Paese”: ha dichiarato al suo arrivo Mattarella accolto dal sindaco Leoluca Orlando e dal presidente della Regione Nello Musumeci, durante l’incontro al Teatro Massimo, in sala ONU, a cui erano i 55 partner che hanno collaborato alla riuscita degli eventi in programma.
“La città ha saputo capitalizzare la sfida”, ha continuato il Presidente esprimendo apprezzamento per i risultati raggiunti.
Si tirano un pò le somme, dunque, di un lasso di tempo in cui la città è indubbiamente cresciuta, nell’opinione pubblica e nell’immagine che ha dato di sè nel resto del mondo.
Si è registrato, parallelamente alle attività culturali programmate, un +17% di presenze in città e un’attenzione particolare da parte della stampa internazionale (già stimate 12 mila uscite tra cartacei, periodici, servizi tv e web).
Se i numeri definitivi saranno resi noti a metà gennaio, Palermo “città con tragicità evidenti ma che ha realizzato una svolta culturale” come ha sottolineato il sindaco Orlando, si prepara ad una nuova stagione di eventi trasformando Palermo Capitale Italiana della Cultura in Palermo CulturE.
Secondo il presidente Musumeci, infine: “L’anno appena trascorso ha visto tutti coinvolti. Un’esperienza positiva che è servita a realizzare una collaborazione tra istituzioni, dimostrando di saper portare avanti scommesse di avanguardia”.
Al termine della cerimonia in sala ONU, il presidente Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, ha fatto il suo ingresso nella sala grande del Teatro Massimo, accolto da un lungo applauso del pubblico presente alla prima de “La Bohéme”, preceduta dall’Inno nazionale eseguito dall’orchestra del Massimo diretta da Daniel Oren.