Il Mibact taglia i contributi ministeriali al Taormina Film Fest, e il sindaco di Taormina Mario Bolognari non ci sta e preannuncia “immediate azioni finalizzate a chiarire la vicenda e fare luce su una decisione assurda e incomprensibile”.
“Ho già chiesto – afferma Bolognari – al segretario generale della Fondazione Taormina Arte Sicilia, avvocato Ninni Panzera, e ai gestori del festival, Videobank, nella persona del general manager, Lino Chiechio, di farmi avere al più presto gli atti, così da poter avere tutti gli elementi a disposizione su questa vicenda. Ci sono parametri numeri ben precisi ed è paradossale che Taormina, con un festival che ha una sua storia, un prestigio e un progetto di così alto livello, sia stata soggetta a questa netta riduzione del contributo ministeriale. Il Taormina Film Fest ha tutte le carte in regola per avere un altro punteggio rispetto a quello che gli è stato assegnato. Siamo convinti che potrebbe esserci stato un errore di valutazione e vogliamo accertare se effettivamente è stato così”.
“Auspichiamo che il Mibact riveda le sue determinazioni e che venga restituito al Tao Film Fest ciò che gli è stato tolto. Ad ogni modo – continua Bolognari -, se dovesse renderci necessario, sono pronto anche a far presentare un’interrogazione parlamentare e ad attivarmi presso le deputazioni affinché si possa arrivare ad una soluzione risolutiva su questa vicenda”.
Al momento, dunque, su 82 festival associati all’AFIC (Associazione Festival Italiani di Cinema), 58 hanno ricevuto dal Mibact lo stesso contributo del 2019, 15 un aumento, 9 una decurtazione. E tra questi c’è il Tao Film Fest, che non ci sta e chiede al Mibct di rivedere le valutazioni sugli stanziamenti.
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