Contrastare, prevenire e combattere le infezioni correlate all’assistenza e in particolare quelle associate a microrganismi resistenti agli antimicrobici, che rappresentano una delle principali minacce alla sicurezza dei pazienti a livello globale. Con questi obiettivi si è svolto oggi a Palermo, all’hotel La Torre di Mondello, il convegno regionale sulla prevenzione e la gestione delle Ica.
In Sicilia gli episodi di infezioni correlate alle degenze o alle semplici visite ambulatoriali riguardano l’8% dei casi, con un danno economico che è riferibile all’allungamento della giornate di degenza, considerando che il costo medio di una giornata di degenza è di circa 1.500 euro, per ogni letto occupato. Questo rallenta il turnover, il che significa allungamento delle liste d’attesa.
Il dirigente generale del Dasoe Salvatore Requirez ha evidenziato come sotto il profilo statistico “l’impatto è devastante: prima l’allungamento dei tempi di assistenza e poi il contenzioso, sotto il profilo giuridico. Oggi si parla infatti anche dell’omogenea applicazione della normativa vigente, ma anche della più recente sentenza della Cassazione, che profila i vari livelli di responsabilità“.
“Il mio dipartimento predispone il piano regionale per la prevenzione, il che significa che esistono degli obiettivi prioritari che guardano la gestione del rischio clinico di tutti i reparti del sistema sanitario regionale. Esistono contemporaneamente due tavoli tecnici nominati dall’assessore Giovanna Volo e sono orientati a una sinergica prospettiva che riguarda anche la formazione del personale. Abbiamo un dato straordinariamente attuale – conclude Requirez – che è quello vincolato al Pnrr che, attraverso la Missione 6, ha previsto la formazione di personale sanitario per le malattie infettive, con il coinvolgimento di circa ventunomila operatori sanitari della regione che dovranno essere avviati a percorsi formativi, entro il 30 giugno del prossimo anno“.
L’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo ha ricordato l’importanza di “ribadire i principi fondamentali per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza. Fondamentalmente, laddove ogni realtà può avere avuto delle difficoltà nell’applicazione di protocolli ben consolidati a livello internazionale, è bene che vengano trovare collegialmente delle soluzioni“.
“La prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza – aggiunge Volo – che non necessariamente sono correlate all’assistenza ospedaliera, ma che possono essere ambulatoriali, deve portare tutti gli operatori della sanità a considerare che prevenire eventi di questo genere significa garantire al massimo gli effetti delle cure che vengono erogate e soprattutto la salute dei nostri pazienti“.