Catania brucia per il caldo e il soffocante vento africano e per le fiamme che alimentano diversi incendi. La zona maggiormente colpita è quella nel rione Fossa Creta dove diverse famiglie sono state costrette a lasciare le loro case.
Nella zona si alza un’intesa nube di fumo. Chiuso al traffico l’asse dei servizi e bloccato l’accesso anche ad alcune strade. Un rogo ha distrutto lo stabilimento balneare Le Capannine del lungomare della Plaia. Sui diversi fronti sono impegnati numerosi vigili del fuoco. Rinforzi stanno arrivando a Catania da altri comandi principali della Sicilia.
Alcune abitazioni di via Palermo sono state raggiunte dalle fiamme e sono state prontamente sgomberate. Sul posto stanno operando diverse squadre dei vigili del fuoco, della protezione civile e del corpo forestale presente anche propri elicotteri. Si sono registrati anche momenti di tensione con gli abitanti preoccupati dall’evolversi della situazione. Le fiamme sembrano essere sotto controllo, ma il vento è tornato a spirare forte alimentandole. Il capo dipartimento della Protezione civile, Salvo Cocina, ha richiamato tutto il personale e sospeso le ferie per l’emergenza incendi non solo a Catania ma in diverse province in Sicilia.
Inoltre un vasto incendio minaccia la diga Ancipa a Troina. A rischio gli allevamenti di bestiame della zona. Il sindaco Fabio Venezia ha chiesto l’intervento aereo ma, probabilmente, arriverà solo un Canadair dato che solo oggi, in Sicilia, sono stato richiesti 18 interventi per spegnere incendi. Si prova invece a fronteggiare, in una lotta impari, con un elicottero, l’incendio che sta divorando i boschi di Piazza Armerina. Dalla Furma alla Ronza è tutto in fumo. Difficili gli interventi da terra resi ancora più complessi a causa del vento.