Già nei giorni scorsi la senatrice siciliana aveva posto l’accento sulla necessità di un Piano di prevenzione a livello regionale (QUI) ed aveva stigmatizzato il comportamento del ministro Musumeci che aveva lasciato l’Aula di Palazzo Madama. Dafne Musolino (Sud chiama Nord) ha rincarato la dose oggi a conclusione dell’informativa che il ministro Musumeci ha reso al Senato sull’emergenza incendi.
“Anche nell’informativa in Senato, il Ministro Musumeci non potendo scaricare le responsabilità sulla Regione che ha governato fino a 10 mesi fa, continua a prendersela con il cambiamento climatico. Tutto questo è semplicemente assurdo- ha dichiarato nel suo intervento la vice presidente del gruppo per le Autonomie– Quello di Musumeci è soltanto un goffo tentativo di nascondere le sue molteplici inadempienze, quelle che sono alla base degli enormi limiti nel sistema di prevenzione, di spegnimento e di soccorso: dai Canadair non acquistati, ai ritardi nei bandi sulle autobotti, ai droni che non avrebbero una tecnologia adatta per individuare i piromani“.
L’affondo della senatrice riguarda poi quanto accaduto nelle scorse settimane con la Sicilia in ginocchio per l’emergenza incedi a distanza di un periodo brevissimo rispetto all’esercitazione dell’alert sistem della Protezione civile (QUI).
“Il vero e proprio colmo sono le parole del Ministro sulla mancata cultura del rischio- ha concluso Musolino-E questo in una Regione dove, solo lo scorso 5 luglio, l’esercitazione col nuovo sistema d’allarme su tutto il territorio regionale veniva salutata come un grande successo e poi, a Masse a Messina, si è dovuto dare l’allarme facendo suonare le campane della Chiesa. C’è semplicemente da vergognarsi.”