Audizione all’Ars in merito alla concessione dell’indennità ai lavoratori dei pronto soccorso siciliani, ancora non attuata, a differenza di altre regioni.
Si parte da una base contrattuale nazionale di acconto di 40 euro a cui andranno aggiunte ulteriori somme pari a 2,8 milioni di euro assegnate alla Sicilia. Purtroppo questi fondi, sono solo per il solo comparto e non per dirigenza e medici. Per questi ci saranno altre previsioni normative al momento non in discussione.
I sindacati
Cisl Fp Sicilia
“Oggi la prima riunione del tavolo di confronto per l’individuazione delle risorse per l’indennità di pronto soccorso ha preso il via sotto i migliori auspici”. A raccontarlo sono Paolo Montera e Marco Corrao, rispettivamente segretario generale e segretario regionale con delega alla Sanità della Cisl Fp Sicilia.
“È stata – aggiungono – una riunione interlocutoria volta all’individuazione del perimetro degli operatori che devono essere destinatari delle risorse per l’indennità. Ci muoveremo all’interno del quadro normativo fissato dalla legge di bilancio dello stato e dal Contratto collettivo del comparto sanità per il 2019-2021 affinché chi offre gli importantissimi servizi di prima accoglienza del malato nel pronto soccorso ottenga un giusto riconoscimento, seppur minimo, per il suo lavoro ‘in trincea’”.
“Quello delle criticità nei pronto soccorso siciliani è un tema annoso che va affrontato con tutte le azioni che la Sicilia può mettere in campo nell’ambito delle proprie competenze, ad iniziare dallo sviluppo della medicina del territorio e dall’assunzione delle circa 4000 professionalità necessarie”.
Per Montera, vanno attuate tutte le azioni, a ogni livello, che possano contribuire alla risoluzione delle criticità. “Un primo passo – spiega – è stato compiuto con la firma del protocollo per la stabilizzazione di tanti operatori precari della sanità, impiegati anche nei pronto soccorso. Adesso, bisogna però definire i percorsi di stabilizzazione e che le aziende si attengano al protocollo e alle direttive, senza procedere in ordine sparso come invece, purtroppo, stiamo rilevando in più casi. Un altro piccolo segnale potrebbe arrivare dalla sottoscrizione del protocollo, da noi sollecitato, per incrementare l’indennità di pronto soccorso per cui è stato indetto un tavolo lunedì prossimo in assessorato”.
Ma, per la Cisl Fp Sicilia, tutto ciò non basta: occorre che il dibattito regionale si concentri sulle azioni politico-amministrative che possono e devono generare un reale ed immediato cambio di passo. “In tal senso, fondamentale sarà la realizzazione di una vera medicina del territorio, per troppo tempo disattesa, attuando quanto previsto dal Pnrr, con la realizzazione dei 43 Ospedali di comunità, 156 case della comunità e 50 centri operativi territoriali e le circa 4.000 assunzioni, correlate, delle professionalità necessarie. Così facendo si alleggerirà il carico delle strutture di emergenza e urgenza e a ciascun paziente potrà essere data l’assistenza di cui necessita. Occorre imprimere un’accelerazione perché questi investimenti siano realizzati mentre – conclude il sindacalista – stiamo vagliando e vigileremo a tutti i livelli perché la sanità pubblica non receda a fronte di molti segnali che sembrano preferire una privatizzazione dei servizi sanitari. La pandemia ha ribadito, con forza, il valore della sanità pubblica e del suo personale e noi, questo, non lo abbiamo dimenticato”.
Nursind-Cgs
“Premiare il lavoro degli infermieri e degli operatori sanitari nei pronto soccorso con una indennità che possa pienamente gratificare l’attività svolta”. È la proposta del sindacato Nursind-Cgs. Salvo Calamia, segretario regionale del sindacato spiega che “abbiamo dichiarato all’assessore la nostra proposta che suddivide le risorse assegnate alla Sicilia riguardanti le indennità di pronto soccorso tenendo sempre conto dell’esatta ricognizione del personale avente diritto, dei centri di costo e di alcuni determinati indicatori di peso specifico della struttura nel territorio. Come Nursind conosciamo bene le difficoltà in cui versano i pronto soccorso di tutta la Sicilia, con una grave carenza di medici e il conseguente sovraccarico di lavoro del personale infermieristico e sanitario che risulta costretto a lavorare in trincea in condizioni spesso insostenibili. Per queste motivazioni chiediamo che le risorse impegnate siano immediatamente distribuite per premiare tali difficoltà. Adesso attendiamo che l’assessorato ci rappresenti i numeri del personale interessato per procedere alla quantificazione”.