Tra le province più colpite dagli incidenti mortali sul lavoro Palermo è al terzo posto con 7 vittime. Lo rileva l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega, sulla base dei dati Inail resi noti nei giorni scorsi tra la fine di maggio e gli inizi di giugno.
Sono 303 le vittime rilevate in Italia da gennaio ad aprile, di cui 204 gli infortuni registrati in occasione di lavoro e 99 in itinere. Lombardia, Lazio, Campania, Sicilia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto sono ancora le regioni in cui si registra il maggior numero di morti sul lavoro.
“La flessione della mortalità’ sul lavoro in Italia si è chiusa con i primi due mesi dell’anno. La stabilita’, invece, con il terzo mese. Con aprile, purtroppo, le speranze di un miglioramento dell’emergenza ‘morti bianche’ sono state spazzate via dall’incremento della mortalita’ del 7,4% in occasione di lavoro”, commenta Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio.
È la Lombardia a indossare la maglia nera dei decessi con 35 morti, seguita dal Lazio (23), dalla Campania (19), dalla Sicilia (17), dal Piemonte (16) e dal Veneto ed Emilia Romagna (15). La scoraggiante graduatoria continua con la Toscana (13), la Puglia (9), l’Abruzzo (8), il Trentino Alto Adige (7), l’Umbria (5), la Basilicata, la Liguria e le Marche (4), il Molise e la Sardegna (3), il Friuli Venezia Giulia e la Calabria (2).
Ad emergere anche nel primo quadrimestre 2019, e’ il dato sulle vittime straniere. Come nel primo trimestre, anche nei primi quattro mesi del 2019 il risultato appare piuttosto drammatico. Sono, infatti, 40 gli stranieri che hanno perso la vita nel nostro Paese in occasione di lavoro e 16 in itinere.