“La Sicilia ha enormi potenzialità, e non può essere tagliata fuori dall’Europa. Sono qui per presentare un piano da 200 miliardi per infrastrutture e accesso al credito al Sud con i fondi Ue“. Lo afferma in un tweet il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, a Catania ad un incontro dal titolo “Sicilia 2030: ripartiamo da un Piano per le infrastrutture”, insieme al governatore Nello Musumeci.
Tajani ha anche commentato l’efficacia del sistema aeroportuale siciliano: “Inaccettabile – scrive – che la Sicilia abbia 12 volte meno voli per l’Europa delle Baleari. Serve un rilancio di Comiso e di tutto il sistema aeroportuale siciliano“.
“La Sicilia – ha aggiunto Tajani – è una terra meravigliosa dalle potenzialità straordinarie che non sono sufficientemente sfruttate e sostenute. Lo Stato deve fare la sua parte. Non si possono lasciare la Sicilia ed i siciliani da soli perché le amministrazioni regionali e comunali non possono fare tutto. Servono investimenti straordinari: è inconcepibile che non ci sia l’alta velocità in Sicilia. Ecco perché sono venuto qui in Sicilia a presentare un Piano per il Sud che prevede l’utilizzo dei fondi europei che non sono stati impiegati dalle Regioni meridionali per farne un pacchetto unico che può arrivare ad una ventina di miliardi di euro”.
“Tutto questo – ha continuato – per realizzare infrastrutture ferroviarie, stradali e anche per lo sviluppo portuale, perché è inconcepibile che il più grande porto del Mediterraneo in questo momento sia quello del Pireo, ma anche infrastrutture digitali per permettere ai giovani di essere meglio collegati. Credo che con questi investimenti – ha osservato – si possa anche intervenire per tagliare il cuneo fiscale e permettere alle imprese del Sud che assumono giovani o riassumono di avere un cofinanziamento per i contributi che devono essere erogati. Questo significa aiutare le imprese e creare occupazione al Sud. Non credo che con i sussidi di Stato si risolva il problema della disoccupazione nell’Italia meridionale”.
A Catania Tajani ha rilanciato poi la coalizione di centrodestra come percorso politico da portare avanti: “Sono convinto che in Italia, come hanno dimostrato le elezioni a Catania e in Molise e come dimostreranno quelle in Abruzzo ed in Basilicata, il centrodestra ha il consenso della maggioranza dei cittadini. Credo che anche a livello governativo bisogna tornare a questa coalizione per un semplice motivo: c’e’ un minimo comune denominatore che unisce le forze di centrodestra. Sono più omogenee tra di loro rispetto alla Lega ed al Movimento Cinque Stelle. Questo lo si vede ogni giorno con i contrasti che ci sono. Molto più naturale – ha affermato ancora Tajani – governare insieme come già si fa bene in Liguria, Veneto, Lombardia e Sicilia“.