Parte oggi la petizione rivolta ai presidenti della Repubblica, Camera e Senato per sboccare la legge “La Torre bis” ferma al vaglio del Senato. Una proposta di legge pensata da Antonio Ingroia e Franco La Torre, figlio di Pio, già 5 anni fa. Il disegno di legge è la “La Torre bis” e prevede l’estensione della Rognoni-La Torre (quindi la confisca e sequestro dei beni) anche ai casi di corruzione.
“La politica è piuttosto sorda rispetto a questo tema” dice Ingroia durante la presentazione della proposta insieme all’associaizone Azione Civile. Al fianco dell’ex magistrato c’è anche Nino Di Matteo, il magistrato che sta seguendo il processo sulla presunta trattativa Stato-Mafia.
La diretta video:
“Vogliamo ricordare Pio La Torre come uomo, come politico, come sindacalista e come legislatore anche se la legge fu varata post mortem – ha detto Antonio Ingroia a Palazzo delle Aquile durante la presentazione della petizione per sbloccare la legge La Torre bis ferma in senato – . Dobbiamo difendere il progetto di Pio La Torre che fu un salto di qualità nella lotta contro la mafia e i poteri criminali. Siamo qui anche per difendere un altro uomo coraggioso: Nino Di Matteo che è qui al mio fianco, impegnato in una situazione di crescente isolamento istituzionale, per questo siamo sempre al suo fianco per non lasciarlo solo. Vogliamo portare avanti le loro battaglie, battaglie che hanno bisogno di una politica diversa. La magistratura viene di continuo disarmata, soprattutto negli ultimi 20 anni. Io credo che quello strumento va difeso dagli abusi, tutelato e rilanciato. Abbiamo una classe dirigente prevalentemente criminale che ha creato una sinergia con i poteri criminali compenetrati molto di più rispetto a 35 anni fa, rispetto a quelli che conobbe Pio La Torre”.
Verrebbe applicata la legge e applicato il sequestro e la confisca preventiva a tutti i responsabili “abituali” di reati contro la pubblica amministrazione. Verrebbero introdotti per la prima volta sequestro e confisca preventivi anche per i politici e funzionari corrotti.