Il nuovo Osservatorio statistico sulle pensioni dell’Inps fotografa la situazione delle pensioni in Sicilia, rivelando numeri preoccupanti. Nell’Isola, oltre la metà delle pensioni erogate ha un importo inferiore ai 750 euro, mentre le prestazioni assistenziali incidono in modo significativo sul totale. Con un sistema pensionistico sempre più sotto pressione, il rapporto evidenzia le difficoltà economiche della regione e pone interrogativi sulla tenuta futura del welfare.
L’Osservatorio statistico ha fornito una fotografia dettagliata delle pensioni vigenti al 1° gennaio 2025 e delle nuove pensioni liquidate nel 2024.
Secondo il rapporto, in Italia sono attualmente attive 17.986.149 pensioni, di cui il 76,1% (13.687.335 pensioni) di natura previdenziale e il restante 23,9% (4.298.814 pensioni) di natura assistenziale. Il totale degli importi annui erogati ammonta a 253,9 miliardi di euro, di cui 226,6 miliardi destinati alle pensioni previdenziali e 27,3 miliardi a quelle assistenziali.
Le gestioni più rilevanti sono quelle dei dipendenti privati, che coprono il 46,4% delle pensioni e assorbono il 61,7% degli importi, con il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD) che da solo rappresenta il 43,8% delle pensioni e il 57,2% degli importi erogati. Le gestioni dei lavoratori autonomi costituiscono invece il 28,1% delle pensioni, mentre quelle assistenziali coprono il 23,9%.
A livello territoriale, il Nord Italia assorbe quasi la metà delle pensioni vigenti (47,8%), seguito dal Centro (19,3%) e dal Sud e Isole (30,9%). La distribuzione degli importi segue un andamento simile, con il 55,9% destinato al Nord, il 19,7% al Centro e il 24,4% a Sud e Isole. Da segnalare che oltre la metà delle pensioni (53,5%) ha un importo inferiore ai 750 euro mensili, e il 43,1% di queste beneficia di prestazioni integrative legate a bassi redditi.
Passando alle nuove pensioni liquidate nel 2024, il report evidenzia un totale di 1.434.086 nuove erogazioni, di cui il 50,7% di natura previdenziale. Gli importi annualizzati stanziati per queste pensioni ammontano a 15,1 miliardi di euro, rappresentando circa il 6% del totale in pagamento al 1° gennaio 2025. Tra le pensioni previdenziali liquidate, il 61,4% è costituito da pensioni di vecchiaia, mentre quelle assistenziali vedono un forte predominio delle prestazioni per invalidità civile (91,9%).
Analizzando i dati riferiti alla Sicilia, emerge un quadro con caratteristiche peculiari rispetto alla media nazionale.
Focus Sicilia: un sistema fragile
Secondo l’ultimo rapporto dell’Inps, le pensioni in Sicilia riflettono una realtà complessa e fragile, caratterizzata da un elevato numero di pensionati rispetto alla popolazione attiva e da assegni medi sensibilmente più bassi rispetto alle regioni del Nord. L’importo medio mensile delle pensioni nell’isola è inferiore alla media nazionale, una condizione che si spiega con una contribuzione lavorativa storicamente più bassa e un mercato del lavoro meno stabile rispetto ad altre aree del Paese.
Tuttavia, un aspetto distintivo della Sicilia è l’alta incidenza delle pensioni assistenziali, un elemento che indica come il sistema previdenziale dell’isola sia stato spesso sostenuto da misure di sostegno piuttosto che da un’adeguata contribuzione lavorativa.
Pensioni vigenti: La regione conta un totale di 1.475.263 pensioni attive, di cui 1.082.742 previdenziali e 392.521 assistenziali. Gli importi complessivi annui erogati in Sicilia ammontano a 18,7 miliardi di euro, distribuiti tra 15,3 miliardi per le pensioni previdenziali e 3,4 miliardi per le pensioni assistenziali.
Categorie di pensioni: Il 67,8% delle pensioni previdenziali in Sicilia è costituito da pensioni di vecchiaia, mentre le pensioni di invalidità previdenziale rappresentano il 5,2%, e quelle ai superstiti il 27%. Per quanto riguarda le prestazioni assistenziali, la quota maggiore (82,5%) è costituita dalle pensioni per invalidità civile, seguite dagli assegni sociali con 17,5%.
Distribuzione territoriale: Le pensioni in Sicilia sono ripartite tra le diverse province con Palermo, Catania e Messina tra le città con il numero più elevato di assegni erogati. L’importo medio mensile delle pensioni nella regione risulta inferiore alla media nazionale, con una significativa percentuale di pensionati che percepisce meno di 750 euro al mese.
Nuove pensioni liquidate nel 2024: Nel corso dell’anno, in Sicilia sono state erogate 123.467 nuove pensioni, di cui 58,3% previdenziali e 41,7% assistenziali. Anche in questo caso, la maggior parte delle pensioni previdenziali è costituita da pensioni di vecchiaia (63,4%), mentre tra le assistenziali domina la categoria delle pensioni per invalidità civile (87,2%).
L’analisi della situazione pensionistica in Sicilia evidenzia una forte dipendenza dalle pensioni assistenziali, un dato che potrebbe riflettere una condizione socio-economica fragile, caratterizzata da un mercato del lavoro instabile e un numero elevato di persone che necessitano di supporto economico. La prevalenza di assegni di importo ridotto e la percentuale significativa di pensionati che percepiscono meno di 750 euro al mese sollevano interrogativi sulla sostenibilità del sistema pensionistico a lungo termine.
Si cnferma dunque il persistente divario tra Nord e Sud nel settore pensionistico, con la Sicilia che continua a evidenziare criticità strutturali legate all’economia e al lavoro. Il futuro del sistema previdenziale dell’isola dipenderà in larga parte dalle politiche economiche e occupazionali che verranno adottate nei prossimi anni.
Solo un rafforzamento dell’occupazione stabile potrà garantire un riequilibrio tra lavoratori e pensionati, riducendo la dipendenza dal sistema assistenziale e migliorando le condizioni di vita degli anziani siciliani.
La situazione generale
Secondo il report, in Italia il numero complessivo di pensioni Inps si attesta su un valore stabile, con una leggera variazione rispetto all’anno precedente. La spesa pensionistica continua a rappresentare una parte significativa del bilancio pubblico, mentre l’importo medio mensile percepito dai pensionati oscilla a seconda della categoria di appartenenza (vecchiaia, invalidità, reversibilità, assistenza).
Le pensioni di vecchiaia si confermano la componente principale, seguite da quelle di invalidità e reversibilità. Tuttavia, emerge una disparità territoriale marcata, con differenze non solo nel numero di pensionati rispetto alla popolazione residente, ma anche nell’ammontare medio delle pensioni.
Secondo l’Inps, il numero di pensioni liquidate continua a essere elevato, mentre le entrate contributive restano insufficienti a coprire interamente la spesa pensionistica. La Sicilia, con una popolazione in progressivo invecchiamento e un basso tasso di occupazione giovanile, rischia di trovarsi in una situazione ancora più critica nei prossimi anni.
Per garantire la tenuta del sistema pensionistico, sarà necessario intervenire su più fronti: incentivare l’occupazione e il lavoro regolare per aumentare il numero di contribuenti attivi, rivedere il sistema di accesso alle pensioni assistenziali per garantire un utilizzo equo delle risorse, e adottare politiche di sviluppo economico capaci di ridurre la dipendenza dal welfare.
Fonte dati:
Osservatorio statistico pensioni Inps – Pensioni vigenti e liquidati al 1 gennaio 2025
Nota metodologica del Rapporto:
L’Osservatorio statistico sulle pensioni erogate dall’INPS (esclusa la Gestione Dipendenti Pubblici) offre una panoramica dettagliata delle prestazioni pensionistiche, suddivise per tipo di pensione, categoria di beneficiario e modalità di calcolo.
I dati provengono dall’archivio gestionale dell’INPS, e vengono presentati in due sezioni principali: le pensioni vigenti al 1° gennaio dell’anno e quelle liquidate nell’anno precedente.
L’osservatorio considera vari fattori, tra cui età, sesso, residenza, tipo di prestazione e importo medio mensile, e offre una serie storica dal 1997, con aggiornamenti annuali a marzo.