A causa dei ritardi ed errori dell’Inps nel pagamento degli ammortizzatori sociali la Fillea Cgil Palermo ha organizzato per domani un sit-in di protesta dei lavoratori edili sotto la sede dell’istituto di via Laurana. La prima “disfuzione” denunciata dal sindacato degli edili, riguarda l’interruzione di un trattamento di mobilità speciale, un’indennità di 27 mesi, che si applica nei grandi cantieri.
“Protestiamo per il mancato pagamento del trattamento speciale a 224 edili della Sis, licenziati ad agosto del 2016 – spiegano il segretario generale Francesco Piastra e Piero Ceraulo della Fillea – Dovevano usufruire di un ammortizzatore speciale dell’edilizia previsto dalle norme in materia di integrazione salariale (legge 223 del 91 art. 11) che prevede un’indennità di 27 mesi. Per un errore informatico da parte dell’Inps, l’ammortizzatore in questione è stato identificato come mobilità ordinaria ed è decaduto dopo 24 mesi, a fine agosto anziché a fine novembre. Di fatto, ci sono 224 persone rimaste per un errore senza un centesimo da tre mesi. Avevamo chiesto già a settembre la rettifica. Stesso errore è scattato anche nei confronti di 120 lavoratori Ati Group dell’ex confisca Aiello e per 60 lavoratori della Sicurbau srl. Sono gli ultimi tre decreti ministeriali: dal primo gennaio 2017 questo trattamento speciale non esiste più”.
La Fillea chiederà che questi pagamenti vengano sbloccati. E solleciterà anche il pagamento della cassa integrazione ordinaria ai lavoratori di alcune aziende sotto sequestro già da anni.
“Protestiamo contro il ritardo con il quale l’istituto eroga il sostegno al reddito a lavoratori disoccupati – aggiungono Piastra e Ceraulo – Spesso si tratta di lavoratori che non percepiscono da tempo uno stipendio, che hanno subito già un danno perdendo il posto di lavoro con la chiusura dell’azienda confiscata. E che riversano tutte le loro aspettative su questi introiti che l’Inps non eroga. Siè già accumulato un ritardo di un anno”. Di questo secondo gruppo fanno parte i lavoratori delle cave dei sequestri Buttitta e Virga e dell’azienda Imera impegnata nei lavori di consolidamento del costone roccioso di Monte Pellegrino.