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Si è tenuta oggi 30 novembre la presentazione del quarto centro di cura dell’Gemelli Giglio Medical Partnership, la collaborazione tra le due eccellenze italiane sul fronte della sanità. Un vero e proprio gemellaggio che ha portato la Sicilia ad essere un punto di riferimento anche per chi decide di curarsi fuori regione.
“Nella sanità siciliana 30 anni fa eravamo praticamente soli – afferma il Presidente della Fondazione Giglio di Cefalù, Giovanni Albano – oggi il sistema sta crescendo e lo vediamo anche dalle diverse collaborazioni, tra cui il Gemelli che è risultato, da un magazine americano, il primo ospedale d’Italia e il 40esimo al mondo. Questo per noi è motivo di grande orgoglio“.
“C’è tanto da fare“, continua il presidente. “Questo è un progetto che abbiamo voluto con tenacia, anche col sostegno di Razza, e il partenariato ci dà la possibilità di accelerare la crescita del sistema“.
Nel corso della presentazione a Villa Malfitano Whitaker, a Palermo, è stato illustrato il nuovo centro che si occuperà di endometriosi, tumori della cervice uterina, sarcomi uterini, neoplasie annessiali, tumori della vulva e della vagina, di endometriosi pelvica, di patologie dei nervi pelvici e di disfunzioni uroginecologiche.
Un progetto che ha visto fin da subito il pieno appoggio dell’assessore Ruggero Razza e dell’intero Governo della Regione Sicilia, con la grande collaborazione dell’Università degli Studi di Palermo.
“Vediamo questo fenomeno con interesse soprattutto nella logica di ridurre la migrazione sanitaria“, conferma il magnifico Rettore dell’Università degli studi di Palermo, Massimo Midiri. “L’Università ha importanti rapporti di convenzione col Giglio Gemelli. La crescita culturale dei nostri specializzandi è un elemento importante perché potranno vedere tecniche e professionalità di livello internazionale“.
Il centro avrà piena operatività a partire da gennaio 2021 e sarà diretto dal professore Vito Chiantera, mentre avrà la responsabilità del settore dell’endometriosi, oltre che di ginecologia oncologica il medico Giulio Sozzi.