Mantengono lo stato di agitazione i lavoratori dell’Irccs Ismett e di Upcm Italy srl. L’incontro di ieri in Prefettura, chiesto da Fp Cgil, Uil Fpl e Ugl, ha dato infatti esito negativo.
Al prefetto le sigle sindacali hanno esposto le motivazioni che hanno portato a proclamare lo stato d’agitazione a fine aprile e tutt’ora in corso. Tra le richieste: la necessità di avere maggiore trasparenza sulle decisioni del cda relative a riorganizzazione interna e a scelte aziendali. Inoltre, Fp Cgil, Uil Fpl e Ugl hanno contestato la mancanza di risposte specifiche in merito a indennità, assunzioni, dimissioni, trasferimenti, organigramma, incassi attività privata istituzionale e idoneità dei locali della sede amministrativa e hanno elencato le varie note sindacali, ancora in attesa di risposte.
“Abbiamo contestato – dichiarano la segretaria Fp Cgil Francesca Denaro, il segretario provinciale Uil Fpl Alfredo Orofino e Vincenzo Ginnastica, Ugl – la propensione di questa amministrazione verso sigle non firmatarie di contratto, che non hanno nessun diritto di partecipare ai tavoli dove vengono contrattate e concertate le disposizioni di attuazione del contratto nazionale, sottolineando la nullità di eventuali accordi che l’amministrazione dovesse stipulare con soggetti non titolati dal Ccnl”.
Le tre sigle hanno infine sottolineato l’importante emorragia di personale sanitario altamente qualificato, attribuibile a stress da lavoro correlato “causata da un aumento dei carichi di lavoro per garantire l’altissima qualità offerta da Ismett-Upmc.
Il 29 aprile lo stato di agitazione era stato aperto da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Ugl. “Nonostante avesse con noi richiesto l’incontro, la Cisl Fp ha poi ritenuto opportuno non partecipare all’incontro in Prefettura, accogliendo la proposta dell’amministrazione di Ismett – aggiungono Fp Cgil, Uil Fpl e Ugl – di un incontro sindacale convocato per venerdì 24 maggio pur in assenza, al momento attuale, di qualsiasi atto o risposta e interrompendo, in tal modo, quell’unità fra le organizzazioni sindacali e quel percorso comune avviato in precedenza tra tutte le sigle firmatarie del contratto Aiop Sanità Privata applicato da Ismett-Upmc”.
L’amministrazione ha dichiarato di voler ripristinare il corretto sistema di relazioni sindacali. “Siamo stati invitati a partecipare all’incontro di dopodomani, proposto successivamente all’attivazione della procedura di raffreddamento da noi avviata con la Prefettura. Ma noi – proseguono Francesca Denaro, Alfredo Orofino e Vincenzo Ginnastica – abbiamo chiarito e ribadito che finché non otterremo risposte preventive e dati concreti su tutte le richieste formulate in precedenza, non siamo disposti a confrontarci e a revocare lo stato d’agitazione. E continueremo con le nostre legittime azioni sindacali, se necessario anche inasprendole, a tutela dei diritti di tutte le lavoratrici e i lavoratori di Ismett”.