Il picco di presenze a Taormina arriverà nei prossimi giorni, nell’estate che sta facendo registrare il gran pienone in città, la Riserva Naturale Orientata di Isola Bella è già stata presa d’assalto dai vacanzieri e anche quest’anno si ripete l’inciviltà di chi non fa si fa scrupoli a sporcare l’oasi naturalistica.
Il Circolo Taormina-Valle Alcantara di Legambiente pone un interrogativo: “Isola Bella è o una Riserva o una non Riserva?”.
“A prescindere dal fatto che la riteniamo tale o meno si tratta di uno dei luoghi iconici di Taormina – spiega Annamaria Noessing, presidente del Circolo Taormina-Valle Alcantara di Legambiente -. Non discutiamo su chi gestisce tale luogo, almeno non ora e qui, ma facciamo un appello al Comune di Taormina, almeno perché faccia scendere ogni tanto la Tekra (la ditta preposta alla raccolta rifiuti, ndr) a dare una ripulita. Chi gestisce domani può non farlo più, ma noi rimaniamo. L’immagine di Taormina rimane e viaggia nel mondo a favore o a sfavore nostro“. C’è anche chi ipotizza che magari la situazione possa migliorare magari con qualche iniziativa ad hoc che veda impegnati dei volontari per tenere pulita la Riserva di Isola Bella. “Il volontariato è una gran cosa, ma qui non servono azioni una tantum ma manutenzione ordinaria, costante, e calendarizzata”, spiega Noessing.
Fatto sta che alle porte del periodo in cui Isola Bella verrà invasa, da qui almeno sino al 20 agosto, da tantissima gente, la spiaggia è stata presa di mira da persone che vanno in spiaggia, si concedono un bagno, un’escursione o magari vanno nell’isolotto e, prima di andare via, lasciano i rifiuti nella Riserva, dietro le piante, o persino sugli scogli. Bisognerebbe potenziare certamente la raccolta rifiuti ma si dovrebbe soprattutto realizzare l’iniziativa, da tempo auspicata da più parti, di dotare l’area naturalistica di alcune telecamere, con un sistema di videosorveglianza che possa in qualche modo proteggere Isola Bella e fare da deterrente contro la superficialità e la stupidità di chi sporca questo bellissimo luogo e che, magari, potrebbe così essere individuato e multato.
Da tempo si parla anche dell’opportunità di far diventare realtà una “rivoluzione” per l’accesso ad Isola Bella, con l’ingresso contingentato per evitare le scene che si vedono (e si rivedranno, ancora di più, a breve) del tutto esaurito agostano, che trasforma la Riserva in una sorta di “carnaio”, come lo ha ribattezzato il vicepresidente di Patrimonio Sicilia, Piero Arrigo, che a sua volta ha posto l’attenzione sull’esigenza di attenuare la pressione antropica che grava su Isola Bella. Una pressione che poi si traduce anche nell’inciviltà di diverse persone che non si fanno problemi a sporcare uno dei posti più ammirati della Sicilia.