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Italia Viva fa tappa a Catania alle Ciminiere in una sala gremita di gente composta anche da ex politici del Pd e non solo.
Ad accompagnare l’ex premier Renzi sul palco, il patron di casa Luca Sammartino insieme ai suoi colleghi del gruppo parlamentare dell’Ars (Edi Tamajo, Nicola D’Agostino, Giovanni Cafeo). Presenti anche i senatori Valeria Sudano, Davide Faraone, il ministro Teresa Bellanova e l’immancabile coordinatore di Italia Viva, Ettore Rosato. Un susseguirsi di interventi sino ad arrivare a quello più atteso: ossia del leader del nuovo partito Matteo Renzi.
La prima affermazione di Renzi in merito alla Sicilia è rivolta al governatore Musumeci: “Caro governatore sbloccaci i 6 miliardi di euro che il governo Renzi ha messo con i Patti territoriali e che sono fermi e che devono essere spesi. Questo è il presente della Sicilia, poi sul futuro ci sarà modo di pensare e ragionare“.
Poi parla del suo partito e dell’elettorato mobile siciliano: “Non facciamo troppi ragionamenti astratti, Italia Viva nasce per dare risposte concrete: sblocchiamo i cantieri affinché la gente abbia un lavoro e non il reddito di cittadinanza. Noi dobbiamo dare lavoro di cittadinanza.
In questa regione, dove c’è stato il 61-0 del centrodestra nel 2001, un anno e mezzo fa il M5S ha preso percentuali bulgare. Quindi c’è un elettorato che vota di volta in volta soggetti diversi. Io penso che una larga parte dell’elettorato moderato siciliano che rifiuta gli estremismi non può stare dentro la scommessa politica di Matteo Salvini, perché è lui la negazione di chi pensa che la politica sia riformismo e moderazione: Salvini è l’estremista per definizione. Molta gente che in passato ha votato Forza Italia – ha osservato Renzi – sicuramente voterà per noi“.
Ma Matteo Renzi tiene a precisare che: “Con il governo Salvini-Di Maio lo scorso anno è successa un cosa brutta: il Pil dell’Italia che era salito a +1,7% è scivolato a zero. E questo è un dramma, perché vuol dire meno posti di lavoro. Noi abbiamo fatto un governo di emergenza con i M5S perché c’era Salvini che ci voleva fare uscire dall’Euro e che voleva andare a elezioni perché voleva pieni poteri. Però l‘accordo con i Cinquestelle riguarda questa contingenza col governo nazionale e basta. Per il resto non siamo d’accordo con loro e il simbolo di tutto questo è il reddito di cittadinanza“.
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